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Nancy Pelosi: “Trump? E’ come una cacca di cane che ti si attacca alla scarpa”: il lessico dei “veri” democratici

Politica - di Angelica Orlandi - 9 Agosto 2024 - AGGIORNATO 10 Agosto 2024 alle 13:22

Trump? “E’ come una cacca di cane che ti si attacca alla scarpa”. Eccolo il lessico di questi democratici che dovrebbero dare lezioni al mondo. Nancy Pelosi, ex speaker della Camera e tuttora deputata di San Francisco ha parlato con un piccolo gruppo di media americani tra cui Washington Post e New Yorker. Per la prima volta ha riconosciuto il suo ruolo nel ritiro di Joe Biden dalle prossime elezioni. “Non potevo stare a guardare”, ha detto Pelosi – come riporta il Corriere della Sera. Il riferimento è all’agghiacciante faccia a faccia tra Biden e Trump:  Lei lo guardò in tv restando «scioccata» dal «pallore» del presidente: «Non l’avevo mai visto così». Mesi prima gli aveva consigliato di evitare il dibattito perché riteneva degradante che Biden stesse sul palco con Trump («È come una cacca di cane, che ti si attacca alla scarpa»). Odio e volgarità allo stato puro. “Raffinata” sintesi politica. E pretendono che gli americani e i commentatori a latere pendesasero dalle loro labbra?…

La “raffinata” analisi politica di Nancy Pelosi

Da quel dibattito la “raffinata” Nancy Pelosi ricavò che per i democratici si metteva proprio male:  «Non avevamo una campagna diretta alla vittoria. Il mio scopo nella vita è che quell’uomo (Trump ndr)  non rimetta piede alla Casa Bianca», ha detto l’ex speaker della Camera rivelando una vera ossessione. Non poteva tollerare di stare a guardare «una serie di eventi che stavano gettando petali di rose sul suo cammino per ritornarci». Sostiene di non avere fatto pressioni su Biden e di non avere influenzato il suo fine corsa a favore della Harris, ma solo di aver ricevuto «centinaia» di telefonate di preoccupazione dopo il disastroso dibattito di Biden contro Trump il 27 giugno.

Nancy Pelosi: “Trump orrenda creatura”

Dopo aver dato l’endorsement a Kamala Harris, Pelosi ha anche  influito sulla scelta di Tim Walz come vice. In un’intervista a ottobre con il Corriere, le chiesero perché sia rimasta deputata e si sia ricandidata alla sua età. Rispose così: «Me ne sarei andata se Hillary Clinton avesse vinto nel 2016 e l’Affordable Care Act (la riforma della sanità ndr ) fosse stata al sicuro. Ma c’è stato un attacco alla democrazia americana e ai nostri valori. Un’orrenda creatura si è insinuata alla Casa Bianca. Dovevo restare e vincere le elezioni del 2018 al Congresso per vincolarlo alle sue responsabilità. Ora sarò rozza: sono in grado di raccogliere tantissimi soldi […] È un’enorme quantità di denaro per altre campagne elettorali». Il titolo del nuovo libro di Pelosi, The Art of Power (L’arte del potere), ricorda The Art of the Deal di Trump (L’arte di fare affari). Lei dice: «Nulla di ciò che faccio ha a che fare con lui, tranne la sua caduta». Una ossessione che fa velo anche al buon senso.

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di Angelica Orlandi - 9 Agosto 2024