Libano, la grande paura: “Andate via ora”. Roma all’Iran: “Collaborate alla de-escalation”
Continua a salire la tensione in Medio Oriente, dove i timori per una guerra aperta tra Israele ed Hezbollah si fanno sempre più intensi. Mentre si moltiplicano gli appelli ai cittadini occidentali a lasciare il Libano “immediatamente” e “con ogni biglietto disponibile”, le diplomazie si muovono per realizzare una de-escalation. L’Italia è in prima fila, anche nella sua veste di presidente di turno del G7: Roma ha inviato un messaggio formale all’Iran affinché contribuisca all’abbassamento della tensione in tutta la regione del Mediterraneo e del Medio Oriente.
L’Italia chiede formalmente all’Iran di collaborare alla de-escalation
Il ministro degli Esteri Tajani ha chiesto al segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia di compiere un primo passo formale, veicolando il messaggio all’ambasciatore iraniano a Roma. L’ambasciatore Guariglia, nel corso del colloquio avvenuto nel pomeriggio, ha trasmesso all’ambasciatore Mohammad Reza Sabouri l’invito di Roma a contribuire a interrompere il ciclo delle azioni militari che potrebbero provocare uno scontro militare più generalizzato in tutta la regione.
Tajani: “Teheran proceda sul percorso di confronto con l’Europa e i Paesi della regione”
“È importante che la nuova amministrazione guidata dal presidente Pezeshkian e tutte le istituzioni iraniane procedano sul percorso di confronto con l’Europa e con tutti i Paesi della regione. L’Italia sarà sempre pronta a impegnarsi in ogni attività di politica e diplomazia”, ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. In particolare, l’Italia chiede all’Iran di affrontare in maniera strategica il confronto con i protagonisti internazionali nella regione. Il governo, in quanto presidente di turno del G7, rimarrà impegnato per veicolare all’Iran gli inviti alla moderazione che arrivano dai Paesi membri del gruppo, ma anche dagli Stati della regione.
Usa e Gb ai propri cittadini in Libano: “Andate via ora”
Intanto, ai cittadini occidentali presenti in Libano arrivano nuove esortazioni a lasciare il Paese, come già fatto, tra gli altri, anche dall’Italia una settimana fa. L’ambasciata statunitense in Libano, nel giorno in cui Washington ha fatto sapere che dispiegherà ulteriori forze militari in Medio Oriente, ha esortato i cittadini americani a lasciare il Paese dei cedri con “qualsiasi biglietto disponibile”. Nonostante le sospensioni e le cancellazioni dei voli, “le opzioni di trasporto commerciale per lasciare il Libano restano disponibili. Incoraggiamo coloro che desiderano lasciare il Libano – si legge in una nota dell’ambasciata – a prenotare qualsiasi biglietto disponibile, anche se quel volo non parte immediatamente o non segue la tratta preferita”.
Dello stesso tenore il nuovo appello lanciato da Londra ai propri cittadini: “Le tensioni sono alte e la situazione potrebbe peggiorare rapidamente”, ha affermato il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, in una nota. “Mentre lavoriamo 24 ore su 24 per rafforzare la nostra presenza consolare in Libano – ha aggiunto – il mio messaggio ai cittadini britannici è chiaro: andatevene ora”.
Altre compagnie aeree abbandonano le rotte del Medio Oriente
Gli appelli arrivano in un contesto in cui quotidianamente le compagnie aeree annunciano il proprio ritiro dai cieli della regione, non solo del Libano: fra le ultime in ordine di tempo a comunicare la decisione è stata la compagnia aerea spagnola Air Europa, che ha annunciato la cancellazione di tutti i suoi voli da e verso Tel Aviv fino a mercoledì 7 agosto. Si unisce così alla schiera di compagnie aeree che hanno annunciato la cancellazione dei loro voli da e per Israele, tra cui Ita, Wizz Air, Iberia, Lufthansa e Swiss air.