In viaggio con mamma Meloni, il pediatra: “Scelta da imitare, il bambino torna arricchito”

7 Ago 2024 16:44 - di Elsa Corsini

In viaggio con la mamma premier in Cina. Perché no? Giorgia Meloni è tornata proprio in questi giorni, in una lunga intervista in esclusiva a Chi, a parlare della sua scelta di portare la figlia Ginevra con sé nel suo viaggio istituzionale a Pechino. “Avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici?”, ha detto la presidente del Consiglio, dicendosi sorpresa dalle polemiche. “Penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà”.

In viaggio con mamma Meloni n Cina, perché no?

Poi ha aggiunto una nota di sfida culturale. “Se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro”. Per il pediatra Italo Farnetani, dell’università Ludes-United Campus of Malta, la scelta della premier di farsi accompagnare nelle sue trasferte di lavoro dalla figlia Ginevra è da promuovere. Anche dal punto di vista della minore.

Il pediatra Farnetani: scelta da promuovere

“Tutti hanno affrontato il problema dal punto di vista degli adulti – commenta il medico all’Adnkronos – e di come una donna possa far coesistere un lavoro anche a più alti livelli con la maternità. Però nessuno ha affrontato l’argomento dal punto di vista della bambina”. Per Farnetani va infatti sottolineato anche che la piccola “sarà sicuramente tornata a casa con un invisibile bagaglio in più”.

Per il minore è un bagaglio invisibile in più

Uno sviluppo psicologico aumentato dovuto alle stimolazioni provenienti da ambienti nuovi, persone nuove, abitudini nuove che avrà osservato. Ma l’esperto assicura che è estendibile a tutti. “Tutti possono essere ‘figli di Meloni’. Nel senso che non serve andare a migliaia e migliaia di chilometri di distanza”, spiega il pediatra. “Le stimolazioni che arrivano dal conoscere ambienti, abitudini e persone nuove non sono limitate esclusivamente a un viaggio fatto con la mamma presidente del Consiglio in Cina o in altre mete remote. Ma sono a disposizione di ogni bambino anche se gli ambienti nuovi si trovano vicino casa”. Il cervello del bambino – spiega Farnetani – “incamera queste nozioni che dunque andranno ad aumentare il proprio archivio di conoscenze ed esperienze”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *