Il murales di Maradona batte Pompei e gli Uffizi: sei milioni di visitatori, secondo solo al Colosseo

31 Ago 2024 15:59 - di Redazione
Il murales di Maradona

In testa non può che esserci il Colosseo, il nostro simbolo per eccellenza nel mondo, ma vai a pensare che il murales di Maradona, un’invenzione spontanea e tutta partenopea, registri sei milioni di visitatori nell’anno del Signore 2023. Arrivano sempre da Napoli le notizie di estrosità e di ingegno, con la sorpresa di un angolo di strada trasformato con autodeterminazione in un mausoleo che raccoglie più gente del luogo che custodisce i tesori del Rinascimento. Sono i dati diffusi dalle associazioni delle agenzie di viaggio: dati empirici, poiché il murales non è soggetto a biglietti, ma abbastanza attendibili. E anche il fatto che il posto sia raggiungibile gratuitamente ovviamente ne facilita l’accesso, mentre si conferma il grande lavoro del governo sull’accoglienza dei turisti .

I visitatori in Italia

Il boom di turisti stranieri in Italia e l’impegno del governo Meloni hanno visto il Colosseo registrare un altro record: oltre 12 milioni di accessi nel 2023. Benissimo anche il Pantheon, rilanciato fortemente dal ministro Sangiuliano, con oltre cinque milioni di visitatori, cosi come gli Uffizi. Mentre Pompei, il sito archeologico più importante del pianeta, supera i quattro milioni. Ma la grande sorpresa arriva dal murales dedicato al più grande calciatore di tutti i tempi, che per Napoli ormai è una figura mitologica e santa.

L’idea del murales di Maradona e il rilancio dei Quartieri Spagnoli

Subito topo la prematura morte del fuoriclasse argentino(nel novembre del 2020), ad alcuni abitanti dei Quartieri Spagnoli è venuta in mente l’idea di occupare uno spazio, di realizzare un murales gigantesco e di trasformarlo in una sorta di santuario e di tomba.

All’inizio c’era un piccolo baretto che riforniva i primi curiosi, poi l’esplosione, aiutata anche dallo scudetto del Napoli del 2023. Da Mourinho a Mancini, il murales è diventato una sorta di pellegrinaggio obbligato, trascinando così i turisti.

Un’idea virtuosa, perché proprio all’interno dei Quartieri, un tempo occupati da sacche di microcriminalità invasive, sono nate attività ricreative e turistiche: bed & breakfast(soprattutto), pizzerie, ristoranti.

Anche questo ha contribuito a fare di Napoli, nuovamente, una delle mete turistiche più ambite dagli stranieri e a svolgere un’azione di pacificazione sociale e di riconversione legalitaria. L’ultimo miracolo di Diego.

 

 

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