Il figlio di Riina si sposa a Corleone: clima da “Padrino” e selfie contro i magistrati
Il figlio di Totò Riina, Salvuccio, si è sposato. La notizia è di un paio di mesi fa ma è stata resa nota solo in questi giorni, proprio mentre a ferragosto Riina junior ha lanciato una sorta di sfida social ai magistrati dalla sua abitazione corleonese, la stessa nella quale risedeva la madre Ninetta, moglie del capo della cupola scomparso qualche anno fa.
Le nozze a Corleone
La notizia delle nozze del terzogenito di Toto’ Riina, Giuseppe Salvatore detto Salvo o appunto Salvuccio, nato nel 1977 durante la latitanza del padre, risale a un paio di mesi fa, ma si è appresa soltanto ora, dopo i festeggiamenti. Il festeggiamento si è svolto infatti a Corleone, paese di origine del padre e della madre, Ninetta Bagarella, che si sposò con il capo di Cosa nostra durante la latitanza, nel 1974. Il matrimonio di Elena e Salvo è stato celebrato in Spagna e la festa nuziale siciliana si è tenuta in contrada Piano Schiera, in un ristorante corleonese. Corleone, com’è noto, è il cognome acquisito di Vito Andolini, il futuro “Padrino” del capolavoro di Mario Puzo e Francis Ford Coppola, che sulla nave per gli Stati Uniti viene chiamato in questo nome come il suo paese di nascita.
Lo sfottò e via Scorsone, per non ricordare Cesare Terranova
“Buon Ferragosto a tutti voi da: via Scorsone 34, 90034 Corleone, Italia”. Occhiali da sole, berretto e sguardo soddisfatto. Così, Salvo Riina nel giorno di Ferragosto lancia la sfida allo Stato con un selfie sui social. Via Scorsone è la strada di Corleone in cui abita la famiglia Riina da molti anni, ma dal 2018 le allora commissarie straordinarie del Comune decisero di cambiare il nome della via, intitolandola al giudice Cesare Terranova, una delle tante vittime dei boss sanguinari corleonesi. Terranova venne ucciso il 25 settembre del 1979 insieme al suo collaboratore, il maresciallo Lenin Mancuso.
Chi è il figlio di Riina
47 anni, nato durante la lunga latitanza paterna, Salvuccio Riina è tornato a vivere nel paese di origine della famiglia, dopo avere scontato una condanna a otto anni e 10 mesi per associazione mafiosa ed essere stato affidato ai servizi sociali in Veneto prima è in Umbria poi, occupandosi di giovani con problemi di droga. Non ha mai rinnegato il padre, morto nel 2017 al 41 bis, ne le sue origini, ma ha scritto un libro “Riina family life”, in cui raccontava passaggi della vita da adolescente trascorsa in latitanza. Ha tre fratelli, Giovanni, nato nel 1976 e da oltre 20 anni all’ergastolo, Maria Concetta, che è la primogenita, e Lucia, l’ultima dei quattro figli della coppia Riina Bagarella.
Il Comune si dissocia
L’amministrazione comunale di Corleone, nella sua interezza, dal sindaco ai consiglieri, si è dissociata dal selfie di Riina junior. ” “Le esternazioni di Riina jr, con il riferimento al vecchio nome della via oggi intitolata al giudice Cesare Terranova – dice il comune di Corleone in una nota – non fanno altro che accentuare una visione negativa e distorta di Corleone, appannando gli sforzi che ogni giorno vengono compiuti dalla comunità per affrancarsi da una nomea legata a mafia e malaffare. Corleone non è mafia è storia, cultura, libertà, ma soprattutto Corleone è legalità, tutte le caratteristiche che personaggi altamente discutibili non potranno mai scalfire”.