Giustizia, Costa: “Tanti i giudici che sbagliano, 200 milioni di risarcimenti per gli errori”

13 Ago 2024 18:49 - di Roberto Garritano
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Enrico Costa, deputato di Azione, da sempre attento ai temi della giustizia, lancia in un’intervista a Il Giornale il tema della responsabilità dei giudici che sbagliano con dolo snocciolando i dati irrisori delle sanzioni comminate alle toghe e quelli mostruosi dei risarcimenti da ingiusta detenzione.

“Negli ultimi anni una marea di risarcimenti”

Costa parte con un dato inquietante: “Negli ultimi cinque anni sono state risarcite dallo Stato ben 4.368 persone ingiustamente arrestate e poi assolte, per una somma complessiva di 193 milioni e 543mila euro. Un numero imponente di errori” per poi parlare dei procedimenti disciplinari che riguardano, “lo 0,2%. Dal 2017 al 2023 sono state avviate 87 azioni disciplinari con il seguente esito: 44 non doversi procedere, 27 assoluzioni, otto censure, un trasferimento, sette ancora in corso. I magistrati quindi non pagano praticamente mai sul piano disciplinare”.

“La giustizia giusta previene il sovraffollamento delle carceri”

Nell’intervista, l’ex ministro e deputato del partito di Carlo Calenda mette in correlazione gli errori giudiziari con il tema, attuale, del sovraffollamento delle carceri: “Un quarto dei detenuti italiani è in carcerazione preventiva: 15mila su 60mila. Se il magistrato sa che tanto non dovrà mai rendere conto dei suoi errori, è spinto ad accogliere in modo quasi notarile le richieste dei Pm: otto censure (ossia poco più di un buffetto) e un trasferimento in un lustro parlano chiaro. E spiegano lo spirito con cui si privano le persone della libertà: perché un giudice dovrebbe mettersi contro i Pm, se non rischia niente se sbaglia?”.

Il parlamentare critica l’abuso degli arresti preventivi: “L’ordinanza di custodia cautelare fa andare sui giornali Pm e Gip, aiuta a celebrare le sentenze anticipate sui media, focalizzando tutto sull’inchiesta e trascurando il processo, che spesso la smonterà. Ma intanto saranno passati anni“.

“Inviare gli atti dei risarcimenti alle sezioni disciplinari”

Costa parla anche dei possibili interventi in caso di errori giudiziari: “Io insisto da anni perché venga approvata una mia proposta minimale e semplicissima: ogni volta che lo Stato deve pagare per un’ingiusta detenzione, il relativo fascicolo (che oggi finisce solo al ministero dell’Economia che mette i soldi) deve andare automaticamente anche al titolare dell’azione disciplinare(cioè il Guardasigilli)”, e auspica che la legge delega, “possa finalmente produrre effetti: c’è un ministro come Nordio”.

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