Fitto in Europa, la lezione di Decaro al Pd: “E’ un uomo valido e gli darei il mio voto a Strasburgo”

31 Ago 2024 13:15 - di Giulia Giani
Fitto

La designazione di Raffaele Fitto come commissario europeo trova l’endorsment di un altro pugliese, avversario politico del ministro ma capace di dare una lezione di civiltà al suo partito e a tutta la coalizione. Antonio Decaro, neo europarlamentare del Pd e fino a poco tempo fa sindaco di Bari e presidente dell’Anci, esprime la sua soddisfazione per la scelta del governo e si dice pronto a votarlo a Strasburgo.

Decaro: “Fitto è una persona preparata e competente”

Decaro parla di Raffaele Fitto non nascondendo i diverbi politici ma mettendo in evidenza le qualità dell’uomo. “Anche se abbiamo idee diverse su molti temi, e più volte abbiamo avuto diverbi e contrasti, ci ho lavorato bene in questi anni: io all’Anci e lui a gestire il Pnrr. È uno con cui si può ragionare e trovare soluzioni, mettendo l’interesse del Paese sopra quelli di parte. E non è certo il classico prototipo del ‘sovranista’. Ha una lunga storia politica che parte dalla Dc e passa per Forza Italia, non è mai stato un estremista, ma un uomo più di governo che di parte”.

“Lo voterei”

Antonio Decaro arriva a sbilanciarsi, raccogliendo indirettamente l’appello del presidente Meloni alle opposizioni, dice, a proposito della ratifica della nomina di Fitto e di tutta la nuova Commissione: “Io lo voterei”. Una espressione di riformismo e moderazione che sembra essere molto rara nel Partito democratico.

“Candidato alle regionali ? E’ prematuro”

Decaro, che è stato probabilmente l’artefice del buon risultato del Pd alle europee nel Mezzogiorno, con circa 500mila preferenze, parla anche della possibilità di candidarsi, tra dodici mesi, a governatore della Puglia, con Michele Emiliano arrivato al secondo mandato e non più presentabile: “Ho appena iniziato la mia attività di parlamentare europeo. Manca più di un anno alle regionali, vedremo quando sarà il momento. Un anno in politica è un’era geologica ormai, parlarne ora è prematuro”.

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