Caos Liguria, Schlein non parla e congela Orlando. Circoli del Pd in rivolta: così perdiamo

28 Ago 2024 9:33 - di Stefania Campitelli

Un bel grattacapo per Elly Schlein, non il solo. Al ritorno dalla pausa estiva “militante”, forse in Svizzera a trovare i genitori, la segretaria dem si trova alle prese con il banco di prova delle regionali in Liguria, dove si vota a fine ottobre. Per ora tace, prende tempo, sfugge. Al Nazareno è tutto un gruppo di ascolto sulla candidatura di Andrea Orlando, candidato in pectore pronto per la benedizione. Anche per il dopo Toti il problema si chiama Renzi, che a Genova governa con il centrodestra, osteggiato dai 5Stelle, a loro volta spaccati a metà tra contiani e grillini pronti alla resa dei conti.

Liguria, Schlein nei guai: che fare?

Il Movimento sembra scegliere la via del sostegno all’ex ministro dem, ma pone come condizione il no all’entrata dei renziani nell’alleanza. L’iperattivo Matteo, pronto a rientrare in casa dem, rischia ancora una volta di  far saltare il banco. Conte non lo vuole e Schlein può dire addio all’ipotesi di un campo largo con i 5Stelle. Ma il tempo stringe, dopo aver chiesto in piazza la testa di Toti ora la leader dem e il capo pentastellato non riescono a chiudere.  Schlein dovrà prendere una prima decisione subito, visto che Renzi ha già giurato di voler sostenere i progressisti.  Orlando, che non è certo entusiaste dell’assist di Italia Viva continua a ripetere:  “Valutiamo ogni proposta ma facciamo presto, nel 2015 il centrosinistra fece di tutto per favorire le destre”.

Orlando candidato in pectore chiede di fare presto

Tra i piedi Orlando si è ritrovato la candidatura alternativa del senatore M5s Luca Pirondini, meno performante dell’ex ministro stando a un recentissimo sondaggio commissionato dal Pd. Il candidato in pectore, noblesse oblige, avrebbe confermato il suo supporto a qualsiasi scelta della coalizione, ma a patto di far presto, perché il centrodestra non regalerà la vittoria al centrosinistra. Ora per Elly l’obiettivo non da poco è convincere Conte a ingoiare il rospo renziano e partire per la pugna, la prima in ordine di tempo. Intanto la base dem è in fermento. “La verità – si sfoga un iscritto  – è  che con quell’abbraccio durante la Partita del Cuore e quei sorrisi Schlein e Renzi hanno sbagliato, tutti e due. Certi passaggi politici hanno bisogno di un minimo tempo. E invece sono partiti a razzo”.

Sale la protesta contro Roma dei circoli liguri

E nei circoli liguri divampa la protesta contro l’immobilismo romano tra Pd e 5Stelle che ha congelato Andrea Orlando e bloccato la partenza della campagna elettorale. Diversi segretari di  circolo  – come riporta il Fatto quotidiano – stanno preparando una lettera dura da spedire  alla Schlein. “Siamo al paradosso, siamo tutti d’accordo sul nome di Orlando, abbiamo la coalizione, abbiamo un’occasione preziosa di poter finalmente vincere la Regione dopo nove anni di centrodestra e di Toti e stiamo perdendo settimane preziose per le meline della politica nazionale”. Ora i riflettori sono puntati sulle prossime uscite pubbliche della segretaria,  domani è la volta della Festa dell’Unità di Abbadia San Salvatore: dirà qualcosa? Il tempo stringe. Venerdì 30 agosto Orlando sarà ospite della Festa dell’Unità di Bologna. Arriverà l’annuncio?

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