“Travisate le mie parole, mai detto che Joly doveva qualificarsi”: La Russa sul cronista de La Stampa aggredito
“Mai ho pensato o detto che Joly ‘doveva’ qualificarsi. Semplicemente, non avendolo fatto e presumendo che gli aggressori non lo conoscessero, si può e si deve parlare di una inaccettabile aggressione – anch’essa senza sconti e giustificazioni – verso un cittadino, ma non si può presentare l’accaduto come un attentato alla libertà di informazione”. Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in una lettera al direttore de La Stampa, Andrea Malaguti, relativamente all’aggressione del giornalista Andrea Joly. “Bisogna condannare fortemente la odiosa aggressione – come ho sinceramente fatto – senza però affermare che vi era la inaccettabile volontà di impedire il diritto di cronaca che non può mai essere impedita”.
La Russa sull’aggressione del giornalista Joly a Torino
Il presidente del Senato aggiunge: “Mi sarei aspettato critiche (più o meno giustificate e quasi stranamente assenti) per avere anche affermato che a mio avviso non sembra plausibile l’affermazione del giornalista secondo cui lui sarebbe capitato per caso, in quelle precise circostanze di luogo e di tempo, davanti alla sede di quel circolo. Avrei preferito che, se non fosse stato un caso, avesse dichiarato sinceramente che era lì nell’esercizio della sua funzione di giornalista che reputo del tutto legittima”.
Oramai la cialtroneria della Stampa, Repubblica e il fatto quotidiano è ben nota alla stragrande maggioranza degli italiani, non per nulla sono sull’orlo del fallimento, non capisco perché La Russa perde tempo con questi bugiardi seriali.
Quasi tutti gli interventi di La Russa suscitano critiche, cui seguono puntualmente precisazioni e lamentele per essere stato frainteso!
Domanda : perché il presidente del Senato non medita attentamente su ciò che dice, in modo da non esporre la destra alle bacchettare di Mattarella, sempre pronto a scendere in campo contro.
Quando la sinistra, che io definisco comunista, cedera’ le armi e sara’ democratica, il Mondo avra’ raggiunto la fine della sua esistenza.
È chiaro che il giornalista è andato a quella festa per provocare e creare il caso.
Perché non è mai andato a fotografare quelli che occupavano le università?
Si, si può dire ciò che legittimamente dice il presidente del senato, pensare forse no perché fare così il giornalismo in questo modo investigativo, se poi sé sgamati, si può rischiare qualcosa. Reportage illogici effettuati da taluni giornalisti insignificanti che poi vengono osannati a martiri ma che appartengono all’anima vecchia di una sinistra tediosa che attraverso queste pseudo indagini, cerca poi di screditare in tutti i modi il ns. Governo associandolo ( in base a quali principi poi non si capisce) a questi circoli nefandi. La nostra premier ha sempre condannato, s’è sempre dissociata e ha giustamente cassato qualsiasi centro radicale dove in genere si fomenta eversismo da una parte all’altra di qualsiasi colore politico sia a destra che a sinistra perché fare politica improntata sulla violenza e l’antisemitismo vetusta in genere, non paga. È l’innovazione la modernità, stare a passo coi tempi che contraddistingue il nostro esecutivo.
Dopo l’affaire Fanpage di Repubblica, la Stampa per non essere da meno ha sguinzagliato questo dilettante allo sbaraglio ma in quanto dilettante ha solo fatto una pessima figura. Ha ragione La Russa, non era lì per caso e non vi è nessun bavaglio all’informazione perchè secondo quanto affermato dallo stesso Joly lui non era in servizio! La sinistra come al solito ha montato la panna!!!