Stato di diritto, Nordio: “Le fake di certa stampa indignano. Italia prima nell’Ue per giustizia efficace”
Il modo in cui certa stampa ha raccontato il report Ue sullo Stato di diritto in Italia lascia “sorpresi e indignati”. A dirlo è stato il ministro della Giustizia Carlo Nordio, riprendendo l’operazione verità già operata dal governo rispetto al rapporto nel suo complesso, ma soffermandosi in particolare sui temi di sua competenza. Il Guardasigilli ha parlato esplicitamente di “falsa rappresentazione che alcuni organi di stampa hanno dato sul rule of law pubblicato ieri” e ha chiarito che “al contrario, nel valutare il settore chiave dei sistemi giudiziari, l’Italia risulta promossa sotto tutti i parametri“. Dunque, non c’è traccia di quella “bocciatura” sventolata dalla sinistra e poi rilanciata su certa stampa.
“L’Italia promossa sotto tutti i parametri e prima in quello dell’efficacia”
“In particolare, nelle sei Raccomandazioni conclusive, in numero pari alla media europea, non vi è alcun invito a modificare i recenti provvedimenti adottati sui reati contro la P.A.”, ha spiegato Nordio, aggiungendo che “per quanto poi riguarda l’efficienza della Giustizia, è stato dato atto che le politiche giudiziarie adottate a livello nazionale, in questi due anni, hanno consentito di conseguire i risultati attesi garantendo all’Italia il titolo di Stato Membro primo nel parametro valutativo della efficacia”.
Roma lodata anche per qualità del servizio e digitalizzazione
“Abbiamo ricevuto il plauso della Commissione europea – ha proseguito il ministro – anche sotto il parametro della qualità del servizio. Sono stati apportati miglioramenti significativi nell’assunzione di nuovi magistrati e personale amministrativo e gli addetti all’Ufficio del Processo hanno migliorato la produttività e la qualità del sistema giudiziario. La Commissione premia l’Italia anche sotto l’aspetto della digitalizzazione”.
Nordio: “Indignati per certe false rappresentazioni, fanno male al Paese”
Infine, “elementi positivi emergono anche dalla valutazione del quadro anticorruzione, che certifica a nostro favore il compimento di ‘ulteriori progressi nell’adozione di una legislazione globale in materia di conflitti di interessi’. Proseguiremo in questa direzione per migliorare ulteriormente”. “Resta l’amarezza – ha concluso Nordio – per una falsa rappresentazione nociva all’immagine del Paese, che sembra riflettere la volontà di una strumentale polemica piuttosto che rilevare il lavoro fatto sulla Giustizia che è stato così tanto apprezzato dalla stessa Commissione”.