Sanza, storico borgo del Cilento, “asfalta” i deputati del M5S sulla strada del monte Cervati

4 Lug 2024 17:25 - di Lorenzo Peluso

Riceviamo a volentieri pubblichiamo.

Sergio Costa, Ilaria Fontana, L’Abbate, Morfino, Amato, Caramiello, Alifano. Sono questi i Deputati della Repubblica italiana che hanno sottoscritto l’Interpellanza parlamentare al Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Frattin, per chiedere quali misure intenda intraprendere per garantire la tutela degli ecosistemi e della biodiversità custoditi dal Monte Cervati che l’asfaltatura della strada metterebbe a repentaglio. Un attacco frontale al Parco nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni che, a loro dire, non è stato in grado di impedire l’avvio dei lavori venendo meno al suo ruolo primario, previsto dalla legge n. 394 del 1991, di tutela della fauna, della flora e degli ecosistemi, tutela oggi ancora più rafforzata dalle modifiche dell’articolo 9 della Carta costituzionale.

Secondo questi “onorevoli” Deputati, la figura professionale che ha redatto lo studio di incidenza non rientrerebbe fra le professionalità idonee previste dalla deliberazione di giunta regionale n. 814 del 4 dicembre del 2018 e lo studio non sarebbe redatto secondo linee guida e non riporterebbe alcuna valutazione specifica su habitat e specie presenti nel sito specifico e gli impatti su di essi; lo studio non prenderebbe in considerazione il Piano di gestione, vigente dal 2010, che indica le strade come fattore di criticità e minaccia; lo studio non prenderebbe in considerazione in alcun modo la compatibilità con le Misure di conservazione generali e sito-specifiche della deliberazione di giunta regionale della Campania n. 795 del 2017. Sostengono questi “onorevoli” deputati che il Piano di Gestione del Parco, strumento operativo vigente dal 2010, riporta passaggi importanti, tra cui la necessità di «regolamentare l’accesso veicolare e impedire l’apertura di nuove strade» e l’allarme sull’aumento della vulnerabilità delle comunità faunistiche determinato dalla facile accessibilità con veicoli a motore nell’area protetta.

Questi “onorevoli” signori dimenticano, perché non conoscono il territorio, non ci sono mai stati che sul Monte Cervati NON c’è nessuna nuova strada, quello che si sta facendo è mettere in sicurezza una strada che già esiste dagli anni ’70, ben prima che nascesse il Parco Nazionale, ben prima che questi signori, con la scusa di aprire il Parlamento come “una scatola di tonno” sedessero in Parlamento. Questi “onorevoli” signori, non avendo neppure letto il progetto, fingono di non sapere che una volta ultimati i lavori, in località “Girone” sarà istallato un sistema di controllo degli accessi, come riportato ed evidenziato nel progetto. Ma non basta, perché questi “onorevoli” signori, nella loro Interpellanza al signor Ministro, ricordano a tutti che per quanto riguarda la fauna, il Cervati ospita molte specie protette dalla legge n. 157 del 1992 e incluse nell’Allegato II alla direttiva 92/43/CEE oppure nell’Allegato I alla direttiva 2009/147/CE, elencante le specie per cui «sono previste misure speciali di conservazione»; alcune di queste specie sono rarissime sul territorio campano e persino sull’intero territorio peninsulare; fra queste il picchio nero, il picchio rosso mezzano, la coturnice e l’aquila reale, di cui rimangono solo 3 coppie nidificanti in tutta la Campania; si tratta di specie che soffrono moltissimo del disturbo antropico; ad esse si aggiungono altre specie rare, sempre incluse nell’Allegato I, come calandro, biancone, nibbio bruno, nibbio reale, gracchio corallino, succiacapre, solo per citarne alcune; inoltre il massiccio montuoso è interessato dal passaggio e la sosta di molte specie migratrici protette.

Bene, ringraziamo lorsignori per questa preziosa informazione, aggiungendo che le genti di questi luoghi sono ben consapevoli della fauna presente sul Cervati, ricordando agli stessi “onorevoli” che se queste specie sono presenti sul Cervati è grazie al fatto che questa montagna è venerata, protetta gelosamente ed amata all’inverosimile dai cittadini di Sanza che la montagna la vivono, la abitano da migliaia di anni. Lo si ricorda al deputato Sergio Costa, napoletano; Ilaria Fontana di Alatri nel frusinate; Giuseppe L’Abbate di Castellana Grotte, nel barese; Daniela Morfino di Palermo; Gaetano Amato di Castellammare di Stabia, nel napoletano; Alessandro Caramiello di Napoli; Enrica Alifano di Caserta. Come si può notare tutte aree di “grande pregio ambientale e naturalistico”, probabilmente anche grazie al lavoro prezioso di questi “onorevoli”. Dunque, da troppo tempo si discute con troppe “chiacchiere al vento” della questione Cervati. Non se ne è discusso mai, quanto sarebbe stato necessario, neppure quando il deputato Sergio Costa era Ministro dell’Ambiente; all’epoca non trovò il tempo per venire a costatare di persona cosa fosse il Cervati. Lo si fa ora. Dunque è ora che questi signori vengano sul Monte Cervati, ospiti della comunità di Sanza, a verificare di persona cosa è il Cervati, come viene amato e tutelato dai cittadini di Sanza. A costatare di persona se la strada in questione esiste o la si sta creando ora. A verificare che tipo di intervento si sta facendo e come lo si sta facendo. Cari “onorevoli” almeno questo lo dovete ai cittadini di Sanza, che pagano le tasse come il resto dei cittadini italiani, che da mesi sono oggetto di una campagna mediatica infamante rispetto ad abusi e distruzione che si starebbero facendo nel luogo che più di ogni altro questa gente ama e protegge gelosamente. Non potete rifiutare questo invito, onorevoli.

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