Migranti, l’affondo di Sara Kelany: “Le Ong collegate ai trafficanti di esseri umani”
L’inchiesta di Fausto Biloslavo su Il Giornale, che ha disvelato il rapporto tra le Ong e la milizia libica per favorire lo sbarco dei migranti in Italia fa registrare la dura presa di posizione di Sara Kelany, deputato di Fratelli d’Italia e responsabile del dipartimento immigrazione del partito. In un’intervista a La Voce del Patriota, l’esponente di FdI lancia l’allarme sul rapporto tra le organizzazioni criminali e le organizzazioni non governative.
Kelany: “Rapporto consolidato tra Ong e scafisti”
Nell’intervista, Sara Kelany sottolinea che “i video che sono stati pubblicati nell’articolo di Fausto Biloslavo che è, rispetto a questo tema, uno dei maggiori conoscitori delle attività delle organizzazioni non governative del Mediterraneo e della questione migratoria, soprattutto con riferimento all’area della Libia e della Tunisia, fanno emergere plasticamente che le organizzazioni non governative spesso hanno un link diretto con gli stessi scafisti: sostanzialmente si incontrano in mare e trasbordano, sulle loro navi di ricerca e soccorso, i migranti presenti sulle scialuppe degli scafisti stessi “.
“Da tempo segnaliamo la pericolosità delle Ong”
“È ormai da tempo – continua Kelany – che segnaliamo che le organizzazioni non governative, che sono organizzazioni private finanziate da privati, non si limitano a fare meramente attività umanitaria. Anzi, la maggior parte della loro attività è indirizzata al voler interferire sulle politiche migratorie degli Stati europei, segnatamente dell’Italia. Questo non lo diciamo noi, ma lo dicono loro: lo dicono loro sui loro siti, pubblicando esattamente queste cose, e cioè, ‘Noi ci dobbiamo interporre alle politiche migratorie degli Stati europei che sono particolarmente arcigne'”.
“Gli Stati bandiera si disinteressano della situazione”
“Gli Stati di bandiera – prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia – si disinteressano volutamente delle sorti delle loro navi di soccorso e di ricerca in mare. Se ne disinteressano quando è il momento di indicare un Pos (Place of Safety, ndr), che poi le Ong richiedono proprio all’Italia. Ma quello che è stupefacente, è come queste organizzazioni non governative sostanzialmente abbiano questo link diretto con gli scafisti”.
“Attenzione all’influenza russa in Africa”
Nell’intervista a La Voce del Patriota, Kelany parla anche di un altro aspetto molto importante e cioè dell’influenza di Mosca sui Paesi africani: “Bisogna tenere in considerazione la pessima influenza della Russia sui Paesi africani, che volutamente destabilizza i governi nazionali, volutamente invia le proprie truppe – prima era la Wagner, adesso truppe che rispondono direttamente al Cremlino – proprio per destabilizzare e utilizzare l’immigrazione irregolare come arma ibrida nei confronti dell’Europa”.