La Russa al convegno della Fondazione An: “La Destra ha sempre cercato il confronto delle idee, la sinistra no”
“Quello che non riconoscono i nostri avversari politici è che a destra la voglia del confronto politico, sin dall’immediato dopoguerra, c’è stata più di ogni altra area politica. Il nostro desiderio è stato quello di esprimere, confrontare le nostre idee”. E’ un passaggio cruciale dell’intervento del Presidente del Senato Ignazio La Russa al convegno che si è svolto presso la Fondazione Alleanza Nazionale. Gli incontri al Salone dei convegni di via della Scrofa sono stati una costante nella storia della destra. La Russa lo ha sottolineato intervenendo alla presentazione della pubblicazione della Associazione Altero Matteoli dal titolo: ‘Dalla Fondazione all’Associazione: una scelta di continuità’.
Convegno alla Fondazione An
La dialettica delle idee è stata da sempre ricercata e coltivata. “A sinistra, la linea costante è stata esattamente l’opposto – ha affermato la seconda carica dello Stato- cioè trovare ogni scorciatoia per evitare il confronto delle idee, che è il sale della democrazia”. Ma a quanto pare “il loro tentativo di impedire il confronto sta andando male. Gli italiani non si lasciano più convincere dallo schema ‘noi abbiamo la ragione, siamo i migliori. Voi avete torto e quindi non avete il diritto di esprimere le vostre ragioni'”. Per questo La Russa ha esortato a preoseguire su questa strada: “Non bisogna avere remore nel confrontarsi sul presente, sul futuro, sul passato. Non ci possono esserci ambiti e argomenti su cui è vietato confrontarsi ed esprimere le proprie idee”.
La Russa: “Ai nostri convegni c’erano Buttiglione, Gelmini, Fassino…”
La Russa ha ricordato come questa voglia di confrontarsi sia stata testimoniata nel tempo proprio dai convegni della Fondazione An che ha ospitato sovente esponenti di diversa formazione. Tra gli intervenuti “c’erano Buttiglione, Calderoli, Gelmini, l’ex ministro della Difesa Mauro, Fassino… “. Q qui parte l’ironia. “Non c’erano profumi, è andato tutto bene”, ha scherzato il presidente del Senato. A fare gli onori di casa all’incontro, il presidente della Fondazione An, Giuseppe Valentino. Sono interventi il presidente e il vicepresidente dell’Associazione Altero Matteoli, Emilio Brogi e Federico Matteoli; il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Steffano Maullu, deputato di FdI e Francesco Tufarelli, della presidenza del Consiglio dei Ministri. Ha moderato l’incontro il giornalista Luca Collodi.
La capacità di dialogo è sempre stata apprezzata anche dagli avversari. “Per la mia elezione a Presidente del Senato”, ha proseguito La Russa “ha deciso anche una bella fetta della sinistra; sennò i voti non li avrei avuti. Questa cosa li fa arrabbiare da pazzi… Un giorno farò i nomi, ce n’è di tutti i partiti di sinistra. Nessuno, o quasi, escluso”. Valentino ha sottolineato come nello statuto della Fondazione siano stati e sono presenti tutti i grandi temi che interessano la cultura politica. Sempre affrontati con coraggio. Quel coraggio che è mancato alla nostra Nazionale di Calcio: coglie l’assist La Russa, grande interista ma anche grande appassionato di calcio, per parlare di unh “ferita” che ancora pesa.
La Russa: “Mi piaccioni i combattenti nella politica e nel calcio”
“Mi piacciono i combattenti, non come quelli con la maglia azzurra che abbiamo visto contro la Svizzera. Che sono entrati avendo già deciso che era persa la partita”. Ignazio La Russa non fa sconti dopo l’uscita di scena agli europei. Intervenendo alla presentazione della pubblicazione della Associazione Altero Matteoli dal titolo ‘Dalla Fondazione all’Associazione: una scelta di continuità’, il presidente del Senato se la prende con il ct azzurro Luciano Spalletti: “Ci sono le frasi dell’allenatore, me le sono rilette: ‘una squadra perimetrale che si trasformi in una squadra con posizioni relazionali’… Me li immagino questi poveretti. Col blocco Inter avremmo vinto, ma (l’allenatore, ndr) non ha voluto farlo…”, ha scherzato La Russa. “Quello che mi dà fastidio è il non combattere. Non solo in ambito politico, anche in una partita di calcio”.