Frusta le migranti per farle scendere dal tir. Scempio a Ventimiglia di un camionista (video)
Un cazzotto nello stomaco quelle frustate di un camionista a Ventimiglia contro alcuni migranti, per lo più giovani donne eritree. Un camionista ha fatto scendere a colpi di frusta una dozzina di ragazze. Erano salite sul rimorchio del suo tir, molto probabilmente per tentare di espatriare in Francia. E’ successo nell’autoporto di Ventimiglia e la scena è stata registrata in un video che da ore sta facendo il giro dei socia. Disumanità inconcepibile in paresi civili. L’Ansa che per prima ha diffuso notizia e video si era sincerata di “sconsigliare le immagini ad un pubblico sensibile”. Nel filmato si vede il camionista che, con in mano la cinghia da carico con il terminale in acciaio fa scendere le migranti. Fa orrore osservare come con la villenza puù totale attende che scendano per poi colpirle una ad una con la frusta improvvisata. Accertamenti sono in corso da parte delle forze dell’ordine.
Gli inquirenti sulle tracce del camionista
L’Autoporto di Ventimiglia è terra di frontiera tra Italia e Francia. In quel piazzale succede spesso che nei cassoni dei tir salgano e si nascondano dei migranti. Il camionista, dell’Est europeo, è stato ripreso da qualcuno che era nei pressi ad osservare la scena disgustosa. Quando gli agenti del Commissariato di Ventimiglia hanno voluto vederci chiaro del camion non c’era più traccia. Resta questo video ed esistono delle telecamere che riprendono il tir. Insomma, l’individuazione del camionista non è un problema. Il problema sarà fermarlo in Italia, visto che probabilmente si trova già in Francia.
Sciacallaggio di Ilaria Cucchi
Da registrare l’orrore nell’orrore: lo sciacallaggio di Avs tramite Ilaria Cucchi. Che sta sostenendo che se quest’orrido personaggio si spinge al grado zero dell’umanità è colpa del governo Meloni, per i “sentimenti crudeli alimentati dalle politiche del governo verso i migranti”. Un’altra forma di disumanità, stavolta nel dibattito politico. Lo tenga a mente la sicstra quando si interroga sulla violenza nel dibattitop pubblico.
Cosa rischia? «L’accusa di lesioni e di esercizio arbitrario delle proprie ragioni — spiegano gli investigatori al Corriere della Sera online —. Diciamo che ha usato un sistema del tutto inaccettabile, sia dal punto di vista umano che della legge, per evitare guai in Francia. Se l’avessero trovato con i migranti a bordo avrebbe dovuto fare i conti con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». Le immagini girate all’autoporto sono dure. C’è chi piange, chi implora, chi stenta. Mentre lui urla nella sua lingua e frusta. Secondo il Secolo XIX le persone migranti coinvolte, la sera prima dell’aggressione, erano state accolte dalla Caritas e avevano trascorso la notte in quello che viene definito «punto di accoglienza diffusa» di Ventimiglia: un piccolo centro di circa 20 posti aperto vicino alla stazione della città e che attualmente è l’unico riferimento per dare supporto medico o fornire aiuto alle persone migranti, da quando cioè il centro di accoglienza di Campo Roja è stato chiuso.