Attentato a Trump, dagli Usa attacco a Biden: “Servizi segreti mai così inadeguati”. Kimberly Cheatle rischia il posto
I servizi segreti americani sono sotto accusa per l’attentato di sabato scorso a Donald Trump. Giornali autorevoli, come il Wall Street Journal, e opinionisti, mettono a bersaglio l’inefficienza dei servizi segreti e dei sistemi di protezione organizzati per il candidato repubblicano alla Casa Bianca, e qualcuno addirittura ipotizza una sorta di dolo nel comportamento governativo. Biden non ha solo la responsabilità oggettiva per quanto è accaduto ma è sembrato, secondo le critiche che giungono dagli Usa, perlomeno “distratto” su una questione così fondamentale.
L’affondo del Wall Street Journal: “Servizi mai così in basso da 43 anni”
“L’attacco contro l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump può essere descritto come il più grande fallimento dei servizi segreti dal 1981, quando fu commesso un attentato contro Ronald Reagan”, secondo quanto si legge oggi sul Wall Street Journal “Quello avvenuto sabato scorso è stata, a quanto pare, la crisi più grave per i servizi segreti dal 1981, anno in cui John Hinckley Jr. risparmiò Ronald Reagan mentre lasciava l’hotel Hilton di Washington”, spiega il quotidiano.
Il Congresso apre un’indagine
I legislatori della Camera e del Senato Usa si stanno muovendo per indagare sul tentato omicidio dell’ex presidente Donald Trump, chiedendo documenti e testimonianze ai servizi segreti statunitensi. Lo scrive il Washington Post. Ieri il comitato di controllo della Camera, a guida repubblicana, aveva chiesto un’indagine e convocato a testimoniare il 22 luglio la direttrice dell’agenzia Kimberly Cheatle. E il presidente Biden aveva ordinato “un’indagine indipendente sull’operato del Secret Service”.
Un agente su due lascia i servizi segreti americani
Come confermato dalla stessa Kimberly Cheatle, il tasso di abbandono nei servizi segreti americani è del 48%, il che vuol dire che un agente su due lascia la postazione. Un dato che fa riflettere sulla qualità del lavoro e sui sistemi organizzativi interni all’intelligence Usa.
Le critiche all’organizzazione: impreparati e superficiali
Tutti i media americani hanno criticato l’organizzazione della sicurezza intorno a Trump. Nell’evento di sabato è stata dimostrata l’assenza di capacità di monitoraggio degli agenti. “Questa è la cosa più sorprendente per me: che un ragazzo sia riuscito a salire su un tetto e sparare a un ex presidente”, ha detto Richard Goldinger, procuratore distrettuale della contea di Butler.
Smentito il dispiegamento verso la conferenza della first lady
I servizi segreti , intanto, hanno smentito le notizie pubblicate sui media secondo cui alcuni membri della sicurezza incaricati di proteggere l’ex presidente Donald Trump sarebbero stati reindirizzati al discorso della first lady Jill Biden. “Non abbiamo deviato risorse da Trump e i modelli di protezione non funzionano in questo modo. Per quanto riguarda le squadre degli uffici sul campo, queste sono le squadre operative dei candidati candidati che vengono aggiunte durante gli anni elettorali per i ritmi di viaggio pesanti”, ha affermato il responsabile dei servizi Anthony Guglielmi. Il servizio segreto risponde così a un post della giornalista statunitense Susan Crabtree, che aveva affermato, citando fonti della stessa intelligence, che le risorse di sicurezza dell’agenzia erano state dirottate dal comitato di Trump ad un evento di Jill Biden.
This is not America
Il miracolo dei due centimetri ha evitato una tragedia all’America. Che si scopre debole e vulnerabile e che, secondo quanto esprimono anche voci del mondo dem, arriva impreparata a una campagna elettorale presidenziale che già si annunciava dura. Kimberly Cheatle potrebbe saltare ad ore. Mentre Biden rischia di perdere altri consensi.