Venticinque anni di “Californication”: fra inferno e paradiso l’epica rock dei Red Hot Chili Peppers
Venticinque anni fa, i Red Hot Chili Peppers pubblicarono l’album che ha segnato, in modo indelebile, la fine di un secolo di storia della musica leggera. Californication, dato alle stampe l’8 giugno del 1999, oltre ad essere il più grande e fortunato successo commerciale della band californiana (15 milioni di copie vendute in tutto il mondo), possiamo definirlo a pieno titolo uno degli ultimi concept album. Con il suo mosaico di 15 brani, fotografa tanti momenti e ci regala “l’epica” delle vite che si muovono sullo sfondo di una California, e in particolare di una città: Los Angeles, fatta di luci abbaglianti ma anche di ombre terribili, di cui Anthony Kiedis, autore dei testi, è testimone e narratore. Proprio la title track racconta di un inferno nascosto dietro il paradiso artefatto dello stile di vita californiano, di una Hollywood distopica dove i sogni di fama e successo svaniscono nel nulla e di erotismo malato. Non a caso il termine fornication indica il rapporto sessuale tra due persone fuori dal matrimonio e quindi peccaminoso.