
Simone Borgese sospettato di altri 2 stupri. Bongiorno: “Le leggi ci sono, ma se il giudice lo scarcera..”
Il sospetto è inquietante ed è sempre più concreto: lo stupratore seriale Simone Borgese potrebbe avere stuprato almeno altre due ragazze a Roma nei mesi scorsi, prima dell’8 maggio 2024, quando ha violentato una studentessa a via della Magliana.
La zona della Capitale è la stessa: il quadrante compreso tra Piana del Sole, Fiumicino, Magliana e Portuense ed è simile il modus operandi. La firma di Simone Borgese è tristemente nota: avvicina le donne con una scusa, le carica in mattina e le stupra.
Gli stupri avvenuti l’8 maggio
Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, al vaglio degli investigatori coordinati dal pool antiviolenza della procura di Roma, ci sono altri due casi. Le vittime, sulle quali chi indaga mantiene il più stretto riserbo, avrebbero raccontato nelle denunce presentate, di essere state avvicinate prima delle violenze con modalità di approccio analoghe.
Lo stupratore seriale, già condannato a sette anni e mezzo di carcere per due episodi avvenuti nel 2014, ai danni di una ragazza di 17 anni nell’androne di un palazzo, e nel 2015 ad una tassista che venne condotta con l’inganno da Borgese sotto un cavalcavia della Roma Fiumicino, a poca distanza dalla sua abitazione dove viveva con il nonno, quest’ultimo deceduto tempo fa. Da ieri, il giudice per le indagini preliminari Maddalena Cipriani, ha posto Simone Borghese agli arresti domiciliari, nonostante la procura avesse chiesto la detenzione in carcere.
Giulia Bongiorno: “Le leggi ci sono, non so perché Simone Borgese non sia in carcere”
Sui domiciliari disposti dal Gip, Giulia Bongiorno, presidente della commissione Giustizia del Senato, dice all’Adnkronos: “Non conosco il processo: da quel che leggo sui giornali esistevano dei precedenti e la procura aveva chiesto la misura del carcere. Poi però non è stata accolta questa richiesta. Non posso dire cosa abbia determinato questa scelta e non me la sento di giudicare un giudice su un caso che non conosco, mi limito a sottolineare l’importanza dei precedenti per una corretta valutazione. Di certo le leggi ci sono, quindi non è certo un problema di lacuna normativa”.
Borghese ,uno dei tanti esempi di giustizia creativa , forse sarebbe ora di rendere più responsabili i giudici nelle loro inaccettabili valutazioni creative e personali, anche quando esistono le norme che regolano i reati!!
Ormai, almeno per alcuni reati e a secondo i personaggi, alcuni giudici pare che abbiano deciso di alleggerire o addirittura di riconoscergli una sorta di impunibilità non ritenendoli più come reati che colpiscono e umiliano la collettività e la nostra libertà individuale!!
Italiani.., ma vi pare normale che ci siano ancora dei politici e amministratori locali che tollerano o fanno finta di non vedere che siamo arrivati al punto che la sera nelle città c’è una sorta di coprifuoco, che non è possibile più uscire liberamente di sera , che impunemente e sempre più arditamente personaggi vivono di prepotenza e delinquenza ,non pagando biglietti su treni e metropolitane e liberamente e spudoratamente saccheggiano e borseggiano ignari cittadini, ci bloccano le strade , ci occupano le nostre case e degradano le nostre città d’arte e questi personaggi continuano indisturbati nonostante le varie denunce e documentazioni che vengono puntualmente denunciate!!