Schillaci: “Subito operative le misure anti-liste d’attesa. Detassati gli straordinari per tutti gli operatori sanitari”
“Alcune misure saranno subito operative dopo il Consiglio dei ministri di martedì 4 giugno”: lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ospite questa sera di ‘Cinque minuti’, il programma di Bruno Vespa, parlando delle misure per abbattere le liste d’attesa.
“Penso all’aumento del tetto di spesa per l’assunzione del personale sanitario, che passerà dal 10% al 15%. Altre spero veramente possano esserlo con l’inizio dell’anno nuovo, dal 1 gennaio 2025 vorremmo abolire il tetto di spesa sulle assunzioni: questo rappresenta veramente un fatto epocale dopo 20 anni che esiste”.
Provvedimento anti-liste d’attesa operativo il prima possibile
“Una parte degli interventi è in dirittura d’arrivo, con un decreto legge all’esame del Cdm di domani. Per riuscire a garantire visite ed esami nei tempi giusti “stiamo lavorando. Vogliamo che se un cittadino deve fare un esame, una Tac, per esempio, entro 72 ore, la faccia. E questo è dovuto alla grande sensibilità del primo ministro Giorgia Meloni su questo tema. Ancora oggi ci sono dei contatti febbrili per cercare di rendere” il provvedimento “operativo il prima possibile. Sarebbe veramente epocale – rimarca Schillaci – finalmente far sì che quando un cittadino ha bisogno di fare una prestazione, la faccia a carico del Servizio sanitario nazionale”.
Da subito, conferma Schillaci, “finalmente ci sarà un’agenda unica di prenotazione, che metterà insieme tutte le prestazioni disponibili nel pubblico e nel privato convenzionato. Ancora non è così in gran parte delle regioni”. “Sarà ribadito che non è possibile, per un medico, per una struttura sanitaria – prosegue il ministro – effettuare in intramoenia un numero di prestazioni maggiore di quelle effettuate nel pubblico, perché questo incide sulle liste di attesa. E non è possibile”.
Schillaci: 80 milioni per la salute mentali, dopo il Covid colpisce le fasce più giovani
E ancora, “da subito implementeremo un sistema di monitoraggio, una piattaforma per sapere regione per regione quali prestazioni mancano per poter intervenire tempestivamente”. Il titolare della Salute ha aggiunto che “ci sono 80 milioni per provvedimenti legati alla salute mentale. È un problema importante, esploso soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione dopo il Covid e su questo da sempre il Governo ha avuto grande attenzione e questo provvedimento lo dimostra in maniera concreta”.
Inoltre, “è prevista per tutti gli operatori sanitari che svolgeranno un’attività di straordinario, una riduzione dell’imposta fiscale sugli straordinari. Questo è fondamentale e io credo che gli operatori sanitari risponderanno favorevolmente, oltre a essere persone di grande qualità”. L’aliquota marginale è oggi del 43%. “Dovremmo arrivare al 15%”, anticipa il ministro.