Salvini: non è normale tenere in carcere Toti, liberamente eletto, per bloccare le opere pubbliche
La Procura di Genova, ritenendo di poter circoscrivere ‘prove evidenti’ starebbe pensando di chiedere il giudizio immediato per Giovanni Toti, il governatore della Liguria ai domiciliari dal 7 maggio, e per gli indagati che insieme a lui sono stati arrestati oltre un mese fa. Lo hanno anticipato alcuni quotidiani sottolineando che questa resta, al momento, una ipotesi. È probabile che, prima di procedere in tal senso, la procura voglia aspettare l’esito del ricorso al Tribunale del Riesame contro la decisione della gip Paola Faggioni di respingere la richiesta di revoca dei domiciliari di Toti. Se anche il Riesame dovesse bocciarla resterebbe ancora il passaggio in Cassazione, così come annunciato nei giorni corsi dal legale di Toti.
Matteo Salvini intanto all’Assemblea dell’Ance sottolinea che “non è normale un paese dove si tiene per settimane o per mesi agli arresti un governatore eletto liberamente e democraticamente dai cittadini e con questa inchiesta si chiede di fermare le opere pubbliche che sono fondamentali per Genova, la Liguria e l’Italia”.
“Costi quel che costi – ha aggiunto – io sulla diga di Genova, sui lavori che servono alla Liguria e a tutta l’Italia vado avanti come un treno”.
Oggi in procura a Genova c’è stata intanto l’audizione di Alfonso Lavarello, avvocato e presidente dell’Aeroporto di Genova. Lavarello è una figura chiave nella vicenda del rinnovo a 30 anni della concessione del Terminal Rinfuse ad Aldo Spinelli (anche lui ai domiciliari). L’avvocato, infatti, era riuscito a fare trovare un accordo tra Spinelli e l’armatore Gianluigi Aponte (non indagato), dopo mesi di liti, minacce di esposti in procura e lettere di legali.