Roma Pride, Pd e M5S sul carro arcobaleno. Rizzo ironico: la metro non va? Gioisci perché ha i colori rainbow
Quest’anno il Roma Pride compie 30 anni dalla prima edizione del 1994. ”30 anni di orgoglio’‘, come recita lo slogan (e logo) della manifestazione. Madrina quest’anno è la cantante Annalisa, il cui brano ‘Sinceramente’ è stato scelto come inno della manifestazione. Partenza alle 15 da piazza della Repubblica, area di concentramento. E sui carri colorati del Pride saltano subito sia Elly Schlein che il M5S.
“Il Movimento 5 Stelle partecipa al Roma Pride, come abbiamo sempre fatto, con le nostre bandiere e la bandiera Rainbow, perché mai come oggi, marciare con la comunità Lgbtqa+ è un atto politico”, sgomita Alessandra Maiorino. Mentre +Europa ha un suo carro, su cui campeggia la scritta “Libera Frociaggine in libero Stato”. E anche in questa manifestazione viene copiata il “sistema Atreju” di critica all’avversario. “Continua a difendere le tue idee come Serena anche se Giorgia ci rimane male”, “Leggi i monologhi di Antonio anche se Giorgia ci rimane male”, sono alcune delle frasi che si leggono sul carro del circolo Mario Mieli accanto alle sagome dei conduttori tv e giornalisti, otto in tutto, “che si sono schierati con la comunità Lgbtqia+”. In piazza anche le ormai immancabili bandiere della Palestina.
E Ivan Scalfarotto sottolinea che proprio per questa ragione ha disertato la manifestazione. “Considero inaccettabile che una comunità discriminata come quella Lgbtq possa prendere di mira una minoranza al suo interno come quella ebraica, soprattutto al Pride, perché il Pride è proprio la celebrazione dell’inclusione, dell’uguaglianza”.
Nella notte sono stati imbrattati dai militanti di Militia Christi i vasi con i colori della bandiera arcobaleno posizionati a piazza dell’Esquilino dal Servizio Giardini. “Da tre anni salutiamo il passaggio del Pride con i vasi rainbow – dice l’assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi – in segno di amicizia e vicinanza alla comunità Lgbtqia+. Un simile atto non era mai successo. Si tratta di un gesto vile compiuto di notte, figlio di un clima che si sta inasprendo ma che respingiamo con forza. Il personale del Servizio Giardini è già al lavoro per ricoprire le scritte”. Tanta sollecitudine ci si augura possa manifestarsi anche in altri casi dello stesso tipo, quando le scritte offendono magari rappresentanti delle istituzioni o associazioni non riconducibili alla sinistra.
Ironico il commento di Marco Rizzo sul Pride, che posta la stazione metro del Colosseo con i colori della bandiera arcobaleno: “Quando la tua metro, a Roma, è in ritardo di 20 minuti e le banchine sono strapiene di gente come la curva dell’Olimpico, gioisci perché le stazioni e i treni, spesso guasti, hanno i colori del politicamente corretto e del pride…”.