Pro Vita, in 30mila alla manifestazione di Roma: “No utero in affitto ed eutanasia, non sono diritti”
Pro Vita raduna nella Capitale i suoi sostenitori, schierandoli contro il relativismo etico. Gli organizzatori parlano di “trentamila persone in piazza a dire no alla cultura della morte”.
Pro Vita: “No all’utero in affitto”
“Il Paese reale non vuole la continua sponsorizzazione dell’aborto né la morte di Stato con eutanasia e suicidio assistito o la liberalizzazione delle droghe o dell’utero in affitto. Lo hanno dimostrato anche alle recenti elezioni europee e oggi abbiamo lanciato un messaggio inequivocabile a Governo, partiti politici e istituzioni tutte: chiediamo più incentivi, risorse e politiche per sostenere natalità, maternità, conciliazione lavoro-famiglia, lotta alle droghe e alle dipendenze, per aiutare i disabili e le loro famiglie e contrastare derive aberranti come, appunto, l’utero in affitto e il suicidio assistito proposto ad anziani, persone fragili e disabili, per rafforzare l’assistenza sanitaria e le cure palliative”, ha detto Massimo Gandolfini, uno dei due portavoce dell’evento.
“Aborto non è diritto universale”
“Manifestiamo perché nessuna società sarà mai giusta, inclusiva ed egualitaria finché l’aborto violerà il diritto universale a nascere di esseri umani già concepiti ed esistenti, in attesa solo di vedere la luce e arricchire con le loro esistenze quelle di noi tutti”, ha dichiarato, a inizio evento, l’altra portavoce, Maria Rachele Ruiu. “Chiediamo quindi – ha proseguito Ruiu – il pieno riconoscimento legale della personalità giuridica e dei diritti fondamentali del concepito, oltre a una vera e propria rivoluzione socio-economica che sostenga la famiglia e il desiderio delle giovani coppie di sposarsi e mettere al mondo figli senza essere travolti dalla precarietà del presente e l’incertezza del futuro”.
Le testimonianze dei cittadini
A Piazza della Repubblica, prima dell’avvio del corteo, spazio ad alcune testimonianze ed esperienze di famiglie, coppie che hanno scelto di accogliere una nuova vita nonostante difficoltà economiche, sociali “o le spinte abortiste di una società dello scarto che vede, in modo falso, un peso e un problema l’arrivo di un figlio”. Tra queste la storia di Carola, che ha ricordato con dolore la sua esperienza di aborto: “Avevo paura di sentirmi dire che ero una fallita, che mi ero rovinata la vita se avessi accolto quella vita, ma non sarebbe stato così”, ha raccontato. “Oggi, a 25 anni di distanza, posso dire che allora lo Stato fu proprio il mandante, perché nessuno mi ha ascoltato, non ho fatto nessun colloquio con la psicologa o con gli assistenti sociali, nemmeno con il medico”.
Fdi: “Sostegno alla cultura della vita”
Tra i partecipanti, il deputato di Fdi, Maddalena Morgante: “Con grande emozione ho partecipazione anche quest’anno alla marcia per la vita portando con me le parole del Papa . L’incoraggiamento che il Santo Padre ha voluto rivolgere ai partecipanti rappresenta un segnale forte di sostegno ai valori fondamentali della vita e della famiglia, che ha risuonato profondamente nei cuori di tutti i presenti oggi a Roma. Una esortazione, ad andare avanti nonostante le avversità, che il governo Meloni ha fatto sua fin dal suo insediamento e che in 21 mesi ha portato alla realizzazione di provvedimenti a favore delle famiglie e della maternità”, ha dichiarato la parlamentare .
Forza Italia: “Un dovere difendere il diritto alla vita”
“Ho partecipazione alla ‘Marcia per la vita ‘ promossa da Massimo Gandolfini e da tante associazioni, perché scelgo la vita . Difendere la vita è un dovere per tutti. Esiste un primo, importante, assoluto diritto: il diritto alla vita . Primo tra tutti i diritti”, ha scritto sui social il capogruppo al Senato di Forza Italia, Maurizio Gasparri.