Morte di vera Slepoj, la Procura apre un fascicolo per omicidio colposo. Disposta l’autopsia
La Procura di Padova ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in relazione alla morte di Vera Slepoj. Allo stato attuale non i sono indagati. La Procura, inoltre, ha disposto l’autopsia sul corpo della psicologa, morta nella notte tra giovedì e venerdì per quello che è sembrato un malore improvviso: Slepoj, 70 anni, è stata ritrovata senza vita venerdì mattina nella sua abitazione. Secondo quanto riferito dal Corriere del Veneto, l’indagine scaturisce da un esposto presentato dai familiari il giorno dopo la morte, dal momento che la professionista aveva confidato loro, pochi giorni prima, di essere in gran forma e di godere di buona salute.
La Procura di Padova apre un fascicolo per omicidio colposo sulla morte di Vera Slepoj
Lo scopo della Procura è chiarire le cause del decesso di Slepoj, molto nota sia per il suo impegno professionale sia per la sua passione civile e politica. Titolare del fascicolo d’indagine è il sostituto procuratore Francesco Lazzeri. Dopo l’esame autoptico, fissato per la mattina di mercoledì, la Procura padovana potrà dare il nulla osta al funerale, che per questo non è stato ancora fissato. Originaria di Portogruaro (Venezia), Vera Slepoj si era laureata in Psicologia all’Università di Padova nel 1977, con una tesi sulla “Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale”. Nei primi anni Ottanta ha pubblicato il primo libro, Capire i sentimenti. La dimensione affettiva dell’essere umano, come ricorda l’agenzia di stampa Ansa, era la sfera di interesse di cui si è sempre occupata, scrivendo diversi libri e partecipando spesso a trasmissioni televisive.
Chi era la psicologa che indagava i sentimenti
Slepoj, oltre ad aver prodotto una ricca pubblicistica, nel cui ambito rientrò anche una collaborazione con il Secolo d’Italia, aveva ricoperto incarichi negli organismi professionali nazionali e internazionali. Aveva inoltre dato seguito al suo impegno al servizio della comunità anche attraverso la politica: era stata assessore alla Cultura alla Provincia di Padova, tra il 1999 e il 2004 e candidata alle europee per Alleanza nazionale nel 1999, dove non fu eletta nonostante le circa settemila preferenze ricevute. A inizio aprile di quest’anno era stata chiamata dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a far parte del rinnovato Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo.