Miss Alabama è obesa, miss Maryland è trans: l’America include tutto tranne il buonsenso

8 Giu 2024 18:54 - di Maurizio Ferrini

Due fresche miss in America (per la precisione in Alabama e Maryland) hanno confermato la deriva woke, termine orrendo per un modo di ragionare altrettanto orrendo, per cui bisogna includere tutto e tutti, tranne il buon senso.

Miss America, non conta essere bella ma “inclusiva”

Prendete l’Alabama: ha vinto una simpatica 23enne, piena di gioia di vivere: si chiama Sara Milliken ed è visibilmente obesa. La sua vittoria è stata sommersa da critiche, anche violente, alle quali lei stessa ha risposto con garbo e dolcezza. Gli hater social sono una categoria orribile: se hanno un cerino possono dare fuoco a un grattacielo. Figuriamoci se hanno a disposizione un intero magazzino di fiammiferi.

Miss Alabama vince grazie al proverbio alla Nino Frassica

Ma non si può essere tacciati di essere retrogradi se Sara non è la più bella dell’Alabama. Basta guardare la foto di gruppo di Miss Alabama, tra le altre concorrenti: è davvero uno schiaffo al semplice buon gusto. Le giustificazioni dei media più proni alla deriva woke segue l’impronta  consolatoria delle nonne di una volta alle nipoti meno avvenenti, (“L’importante è la bellezza interiore”). O, peggio, il motto di Frate Gesualdo da Scasazza, così come citato da Nino Frassica in Quelli della notte. “Non è bello ciò che bello, ma che bello che bello che bello”. Insomma, una supercazzola.

A proposito di supercazzole, restando in assonanza lessicale, miss Maryland si chiama Bailey Anne Kennedy. Era nato maschio 31 anni fa in Cambogia. Al concorso di bellezza ha sbaragliato le altre concorrenti, che evidentemente avevano l’handicap di essere tutte femmine dalla nascita.

In Italia scoppia il caso Emma Dante

In questa deriva che oltraggia buon senso (e buon gusto), fa sorridere tornando in Italia, leggere le mail di Emma Dante, regista teatrale tra le più blasonate e più ideologicamente connotate. Ebbene, per cercare un aiuto alla regia della sua prossima opera ha scritto esplicitamente: “Chi è donna o gay è avvantaggiato, anche se l’appello è rivolto pure ai maschi”. Insomma, Emma Dante, in privato, parla e scrive come un Vannacci qualunque.

Sarebbe interessante sapere come la pensano davvero, in privato, anche i giurati americani dei concorsi di bellezza del Maryland e dell’Alabama. Per poi scoprire che la pensano, magari, come Trump o come un ordinario e retrogrado americano medio.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • sadmarksman 10 Giugno 2024

    si spiega allora perchè ogni tanto qualcuno da di matto e ammazza 20 poveracci in una scuola….

  • carlo conti 9 Giugno 2024

    Ecco servita la follia !!!