L’ultima invenzione dei pusher: il falso “Kinder Bueno” alla marijuana. Come riconoscerlo
Lo snack forse più amato dagli italiani, il Kinder Bueno, diffusissimo soprattutto tra i giovanissimi, è diventato l’ultimo strumento di diffusione delle droghe, cosiddette “leggere”, da parte degli spacciatori. Lo hanno scoperto i Carabinieri di Brescia, che hanno messo a segno un’operazione molto delicata nella quale si sono trovati di fronte a confezioni di Kinder Bueno falsificate nell’imballaggio, e all’insaputa dell’azienda, ovviamente, con tracce di marijuana, così come per alcune confezioni di cioccolato Milka in versione stupefacente.
Sulle confezioni, c’era un’aggiunta: accanto al nome dello snack, sul packaging pirata si legge 420. Si tratta del simbolo diffuso tra chi fa consumo di cannabis, coniato da un gruppo di studenti californiani che per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine. Per distinguere il prodotto stupefacente dall’originale, oltre al simbolo 420 ci sono anche le foglie di marijuana stampate sul fronte e sul retro della confezione. Se ne contano tre in tutto. Poi c’è il nome: Kinder “Thc” Bueno.
Un’operazione nata dopo diverse segnalazioni di consumatori che, dopo aver mangiato il cioccolato alla marijuana, hanno accusato dei malori.