Italia-Francia, Crosetto: “Abbiamo rapporti storici e lavoriamo per una difesa comune, è un dovere”
“L’Italia e la Francia sono legate da storici rapporti e la difesa ne è un pilastro. Oggi più che mai Parigi e Roma collaborano per promuovere il dialogo. E prevenire l’inasprimento delle tensioni e contribuire alla pace laddove ci sono conflitti o dove la sicurezza internazionale è venuta a mancare”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione di Roma al cimitero militare francese di Monte Mario. Difesa comune europea, rafforzamento dei rapporti bilaterali con Parigi in campo industriale, fronte comune di fronte alle sfide globali: questi i temi forti affrontati dal ministro della Difesa con il suo omologo francese, “l’amico Sebastian Lecornu”.
Lecornu: dalla nostra amicizia è nata la Comunità europea
Dal suo canto il ministro delle Forze armate francese ha sottolineato che dalla amicizia comune è nata la Comunità europea. “Nel corso del seconda guerra mondiale il popolo italiano si rese presto conto di avere al suo fianco nazioni affini che lo avrebbero liberato dal pericolo. Una di queste era il popolo francese”, ha detto Lecornu. “Il 4 giugno 1944 si scrissero le pagine più belle della storia dei nostri due popoli, suggellando per sempre l’amicizia che ci unisce e dalla quale sarebbe poi scaturita la creazione della Comunità europea”.
Italia-Francia, Crosetto: la difesa comune è un pilastro
“Non possiamo e non vogliamo accettare di vivere in un mondo in cui le divergenze vengono risolte con la legge del più forte. Abbiamo parlato spesso della situazione internazionale, dell’instabilità del Mediterraneo dell’Ucraina, della crisi in Medio Oriente. Luoghi dove si stanno consumando tragedie che vedono tra le vittime principali la popolazione inerme. Pensiamo ai civili palestinesi tra cui molti bambini, anziani e donne vittime incolpevoli di questo conflitto. Italia e Francia – ha sottolineato Crosetto – sono state le nazioni che più si sono impegnate per garantire il soccorso di aiuti umanitari alla popolazione palestinese”.
Forte collaborazione in campo industriale
“Con la Francia abbiamo firmato recentemente una dichiarazione di intenti che punta a costruire una ulteriore collaborazione anche in campo industriale. E stiamo mettendo insieme le nostre migliori risorse ed energie”, ha detto Crosetto. Tra le priorità al primo posto la strategia di una difesa europea comune “che possa integrare le difese nazionali e diventare il pilastro dell’Alleanza Atlantica in grado di rispondere alle sfide del presente e del futuro”. È un nostro dovere – ha detto il titolare della Difesa – per i nostri figli e per le generazioni che verranno dopo di noi. “Quello di costruire un mondo migliore che significa anche un mondo più sicuro dove la difesa continui a supportare le democrazie, la libertà, la pace, la prosperità, la giustizia”.
Serve una risposta comune alle sfide globali
“Con la Francia, abbiamo più volte auspicato e stimolato l’importanza di una risposta europea unitaria per far fronte alle sfide globali di sicurezza. E abbiamo ribadito il nostro impegno per il sostegno all’Ucraina. Che si sta battendo per difendersi ma anche per difendere le frontiere dell’Europa, non solo le sue”.
“Abbiamo gli stessi interessi e obiettivi”
Il mondo è cambiato, è un luogo più pericoloso e ingiusto – ha detto ancora Crosetto – e dobbiamo prepararci a scenari più complessi e difficili di quelli a cui eravamo abituati. “Italia e Francia devono rafforzare ulteriormente la loro cooperazione- Perché abbiamo gli stessi interessi e obiettivi, gli stessi principi e una visione comune: servire al meglio i nostri paesi. Per ottenere delle nazioni più sicure per ottenere la difesa della democrazia e di ciò che abbiamo conquistato nei decenni”.
Tregua Israele- Hamas, una notizia che aspettiamo da tempo
Sul fronte mediorientale il ministro ha commentato con grande soddisfazione l’annuncio dell’accettazione di Hamas del piano di tregua con Israele. “È una notizia che aspettiamo da tempo e che sto seguendo personalmente. L’Italia ha fatto tutto il possibile per contribuire a spingere verso questa soluzione”.