Isteria collettiva a sinistra sulle misure anti-liste d’attesa del governo: “Fuffa elettorale”
I due importanti provvedimenti sulla Sanità approvati dal Consiglio dei Ministri sono promesse orgogliosamente mantenute dal governo Meloni. Su due problemi che in passato non sono mai stati affrontati efficacemente, ovvero l’abbattimento delle liste d’attesa e la cronica carenza di medici e personale sanitario, l’esecutivo ha risposto in maniera puntuale e urgente. Per questo la sinistra perde le staffe. Non va bene niente, “tutta fuffa elettorale” strilla il Pd con Debora Serracchiani“. Un un inganno per i cittadini”. “Fuffa” è il termine che copia anche Marco Furfaro, capogruppo dem in commissione Affari Sociali. Un copia e incolla isterico. “Un ennesimo imbroglio” tuona Anna Ascani, Vicepresidente dem della Camera dei deputati. Seguono a ruota commenti livorosi di Avs. Ma la fuffa e tutta loro. Di un Pd e di una sinistra che hanno cavalcato la Sanità durante la campagna elettorale per le Europee per attaccare il governo. E quando il governo ha dato risposte urgenti alle criticità in modo reatttivo e responsabile, Pd e sinistra si sono visti scavalcati, superati dai fatti. Come sempre è stata loro tolta la parola.
Il Pd parla di imbroglio elettorale. Ma sono i dem ad avere usato il tema sanità in campagna elettorale
Dunque è grottesco il teatrino che si è messo in scena appena poco dopo l’ok del Cdm. Se Meloni non fa nulla per la Sanità, partono le accuse di incapacità. Se la premer e il governo fanno i fatti, non va bene lo stesso, si grida alla fuffa e all’imbroglio. Qual’è la ratio di posizioni così isteriche? Forse l’immobilismo è per questa sinistra l’unica “confort zone” che può consentirle l’agibilità di critica al governo: non fare nulla dà agio a Schlein e Company di parlare e criticare. Quando invece si è in presenza di un governo che agisce, il Pd rimane spiazzato e derubrica a un “imbroglio elettorale”, le misure prese in tema sanitario. La sinistra per prima usa la sanità italiana come argomento elettorale, poi si stizzisce se il governo prima delle elezioni agisce per contrastare le criticità. Da asilo infantile. Rosiconi, si direbbe. Pd, M5S, Avs fanno a gara per la dichiarazione più livorosa. La mossa del governo li sta facendo vacillare facendo uscire parole inconsulte: “L’Italia sta toccando con mano il disastro”, dice Conte. E Fratoianni ha il coraggio di parlare di “pochi spiccioli”
Fuffa rispedita al mittente. Foti: la salute per il governo è una priorità
Altro che pochi spiccioli. Tommaso Foti restituisce al mittente le critiche: “Nel Consiglio dei ministri il governo Meloni ha approvato una serie di misure che permetteranno, tra le altre novità, una riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie. Ai soliti detrattori di sinistra ricordiamo che è da 10 anni che le liste di attesa si incrementano. Nonostante le Regioni abbiano avuto a disposizione 500 milioni per abbatterle – risorse utilizzate per meno della metà -. Giorgia Meloni, in poco più di un anno e mezzo di governo e a differenza di quelli passati, ha messo 12 miliardi in più di euro sulla sanità. Con i quasi 134 miliardi a cui arriva quest’anno il Fondo sanitario nazionale, raggiungiamo il più alto investimento mai previsto per la sanità”, dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.
Rampelli: “Il decreto porrà fine alle calende greche delle visite e dei controlli sanitari”
Altro che fuffa, “il decreto porrà fine alle calende greche delle visite e dei controlli sanitari. Fuori di polemica, il Governo Meloni si occuperà di garantire la preziosità del servizio sanitario: universale punta di diamante della nostra Costituzione ma continuamente tradito nella sua applicazione reale. Per la prima volta si interverrà attraverso meccanismi certi e rapidi. Un decreto legge la cui necessità e urgenza è tale da almeno venti anni. Sono certo che nessuno voterà contro”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia. L’ex ministro dell’Economia, Giulio Tremonti considera “questi cammini sono lunghi da fare. Ma c’è sempre un primo passo e questa è la via giusta. Ci sono stati dei governi di centrodestra durante i quali a spesa per la sanità italiana era assolutamente nella media europea e la qualità era molto buona. Poi sono venuti dieci anni di governi diversi, anche tecnici, e dopo il Covid non è certo andato meglio”, dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l’ex ministro dell’Economia e deputato di Fratelli d’Italia.
Unindustria Sanità: “Una svolta per il nostro Servizio Sanitario”
Pd e sinistra dovranno farci l’abitudine ad essere ementiti dai fatti: “Unindustria Sanità esprime il proprio apprezzamento per le finalità del decreto e del disegno di legge illustrati oggi dal ministro Schillaci”. Sono le parole di Luca Marino, vicepresidente Unindustria. “Il Decreto legge sulle misure urgenti da adottare per ridurre le liste d’attesa può rappresentare una vera svolta per il futuro del nostro Servizio sanitario”. Eppure il Pd sempre più iun crisi isterica ‘smonta’ via social il decreto sulle liste di attesa: in una batteria di commenti su Instagram al video postato dalla premier Giorgia Meloni. Tra i post al video tanti quelli di esponenti del Pd che si rivolgono in prima persona alla premier. “I tuoi provvedimenti sono fuffa- ripetono- . Essere sempre zittiti brucia.