Il Papa incontra i comici italiani, da Verdone a Boldi e Littizzetto: “Celebriamo il valore della risata”
Papa Francesco venerdì prossimo incontrerà comici provenienti da varie parti del mondo. L’Udienza si terrà nel Palazzo Apostolico, alle ore 8.30 . L’evento – organizzato congiuntamente dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dal Dicastero per la Comunicazione – si propone di stabilire un legame fra la Chiesa cattolica e gli artisti comici. Il Pontefice- manca l’ufficialità- poi dovrebbe partire alla volta della Puglia per il G7. “Francesco riconosce il notevole impatto che l’arte della comicità ha nel mondo della cultura contemporanea. Attraverso il talento umoristico e il valore unificante del riso oggi vengono offerte riflessioni uniche sulla condizione umana e la situazione storica. Inoltre, l’arte della comicità può contribuire a un mondo più empatico e solidale”, annota con il dicastero della Cultura.
“L’incontro tra Papa Francesco e gli attori comici del mondo – evidenzia ancora la nota – si propone di celebrare la bellezza della diversità umana e di promuovere un messaggio di pace, amore e solidarietà, e si preannuncia come un momento significativo di dialogo interculturale e di condivisione di gioia e speranza”.
Il Papa incontra i comici venerdì prossimo
Nel dettaglio, gli artisti italiani che il Papa incontrerà venerdì prossimo saranno 67. Tra loro, per citarne alcuni, Carlo Verdone, Enrico Bertolino, Enrico Beruschi, Massimo Boldi, Luca Bizzarri e Paolo Kessislogu, Geppi Cucciari e Luciana Littizzetto. Ci saranno anche Pif, Nino Frassica, Cristian De Sica, Maurizio Ferrini, Jerry Cala’. Dal Pontefice arriveranno artisti da tutto il mondo: sarà rappresentata l’Argentina, il Brasile, la Colombia, la Francia con un gruppo di artisti tra i quali Francois Cluzet; l’Irlanda, il Messico, la Polonia, il Portogallo e la Spagna, il Regno Unito, Timor Est. Dagli Usa arriverà anche Whoopi Goldberg.
In cantiere anche un incontro con gli artisti della musica. “La musica genera armonia raggiungendo tutti, consolando chi soffre, ridonando entusiasmo a chi è scoraggiato e facendo fiorire in ciascuno valori meravigliosi come la bellezza e la poesia, riflesso della luce armoniosa di Dio”. Lo ha sottolineato il Papa ricevendo in udienza le corali. “L’arte musicale – ha evidenziato il Papa -ha infatti un linguaggio universale e immediato, che non necessita di traduzioni, né di tante spiegazioni concettuali. Possono apprezzarla i semplici e i dotti, cogliendone chi un aspetto chi un altro, con più o meno profondità, ma attingendo tutti dalla stessa ricchezza. Inoltre la musica educa all’ascolto, all’attenzione e allo studio, elevando le emozioni, i sentimenti e i pensieri, portando le persone oltre il vortice della fretta, del rumore e di una visione solo materiale della vita, e aiutandole a contemplare meglio sé stesse e la realtà che le circonda”. “Dona così, a chi la coltiva, – ha proseguito – uno sguardo saggio e pacato, con cui più facilmente si superano divisioni e antagonismi, per essere – proprio come gli strumenti di un’orchestra o le voci di un coro – in accordo, per vigilare sulle stonature e correggere le dissonanze, che sono pure utili per la dinamica delle composizioni, purché integrate in un sapiente tessuto armonico”.