Il manuale della Maturità: cosa succede a chi viene beccato con cellulare, iPad e smart watch

8 Giu 2024 16:09 - di Marta Lima

A una decina di giorni dalla prima prova dell’esame di Maturità, quella scritta d’italiano, che oltre 500mila studenti si accingono ad affrontare, fervono i preparativi per i 526.317 gli studenti coinvolti nelle prove (512.530 candidati interni e 13.787 esterni), mentre le commissioni sono 14.072, per un totale di 28.038 classi. Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) di Roma, ha spiegato al Corriere della Sera che la percentuale di ammessi è anche quest’anno il 98 per cento del totale negli oltre 200 istituti superiori del Lazio, più o meno in linea col resto d’Italia.

Maturità, istruzioni per l’uso e divieto per cellulati e I-pad

Le norme sui dispositivi elettronici, mai come quest’anno, sono severissime: vietati cellulari, iPad e smart watch. “Chi ne verrà trovato in possesso verrà bocciato. E rischierà anche una denuncia penale. È consigliato, invece, portare un kit di sopravvivenza con acqua e qualcosa da mangiare, poiché le macchinette distributrici saranno inaccessibili” , spiega ancora il presidente Rusconi, che consiglia inoltre di prendersi il tempo necessario per valutare la prova scelta e di scrivere in bella copia, in corsivo e in modo leggibile.

I consigli di Suor Monia Alfieri

“Con la fine dell’anno scolastico e il pensiero va inevitabilmente alle vacanze. Certo, non proprio tutti gli studenti pensano, in questo momento, alle vacanze: gli studenti delle classi 3^ Secondaria di Primo grado e di 5^ Secondaria di Secondo grado stanno sicuramente pensando, non senza qualche timore, agli Esami di Stato che da qui a breve saranno chiamati a sostenere”. Lo ha detto all’Adnkronos Suor Anna Monia Alfieri Cavaliere al Merito della Repubblica ed esperta di politiche scolastiche.

“L’esame è un momento importante nella vita di ogni studente, perché si tratta del momento in cui si fanno i conti con il proprio percorso, con l’impegno e l’attenzione che si sono dimostrati in itinere. Credo, pertanto, che il momento dell’esame sia un momento altamente formativo per tutti. – ha continuato Suor Anna Monia Alfieri – Mi auguro che a questa tappa tutti gli studenti giungano preparati e possano contare sull’aiuto e il sostegno dei loro genitori e dei loro insegnanti. L’esame non coincide con il percorso ma ne rappresenta il momento finale. Proprio per questo è di massima importanza l’impegno e l’applicazione allo studio che si sono profusi durante l’anno”.

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