Gli assurdi scrutini di Roma. Crosetto striglia Gualtieri: inaccettabile. Mancano all’appello 78 sezioni

11 Giu 2024 17:52 - di Redazione

“L’Italia è l’unica nazione in Europa che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio per le elezioni europee e che quindi non ha ancora individuato il numero di parlamentari eletti per ogni forza politica. Il tutto grazie al blocco di alcune sezioni di Roma che pare dovuto ad un problema del sistema informatico della città”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che aggiunge: “Ora, su decisione dei presidenti dei seggi, 78 sezioni sono finite in Tribunale. In 82 sezioni sono dovuti intervenire funzionari direttamente dal ministero dell’Interno. Sta di fatto che non avremo i risultati definitivi per colpa della disorganizzazione di un comune. Una cosa vergognosa ed impossibile da spiegare al mondo”.

“Quanto sta avvenendo a Roma – rincara la dose la senatrice di FdI Ester Mieli – è oltre la vergogna. L’Italia è l’unica nazione dell’Unione europea che non ha ancora concluso le operazioni di spoglio, il tutto per la disorganizzazione di Roma Capitale. Questo desolante episodio, che sta facendo il giro d’Europa, conferma ancora l’inadeguatezza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri”.

Il bug del sistema informatico dove dovevano essere inseriti i dati ha causato lo spoglio lumaca. Racconta il messaggero che  alle quattro del mattino di domenica “tutti gli operatori dei seggi sono stati chiamati per portare fisicamente i modelli e i verbali alla Fiera di Roma «ma siamo arrivati da tutta Roma, dovendo aspettare in media due ore per lasciare il materiale», conclude l’operatore di un seggio. Ieri alla Fiera di Roma per velocizzare le operazioni sono state attivate altre 100 postazioni oltre alle 60 originarie e chiamati quattro dipendenti da ciascuno degli uffici dipartimentali e territoriali. Per di più diversi dipendenti, impegnati nella notte di domenica al servizio elettorale, si sono visti portar via dai carroattrezzi le auto parcheggiate in piazza della Consolazione durante le bonifiche propedeutiche alla visita di Papa Francesco in Campidoglio”. Insomma il caos. Mentre il sindaco Gualtieri promette di usare il pugno di ferro contro i “responsabili” per salvare la faccia.

Alle otto di ieri sera, il sito istituzionale del Comune, alla voce preferenze, rimaneva vuoto, quello del Ministero dell’Interno, Eligendo, riportava i voti di preferenza di 1.442 sezioni della Capitale su 2.599.
Da evidenziare che 78 sezioni hanno i verbali con “manifeste incongruenze” quindi, fino a che non saranno stati verificati dall’autorità giudiziaria, le sezioni di Roma saranno 2.521. L’esito vede FdI primo partito con il 29%, seguito dal Pd col 27,5% . Avs sfiora l’11% superando il M5S (10%).

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