Femminicidio Giada Zanola, fiaccolata con il papà. Il compagno: l’ho buttata giù dal cavalcavia. Poi ritratta
Non è ancora decisa la data dei funerali di Giada Zanola che si terranno a Brescia, la città di origine, mentre a Vigonza quel giorno sarà lutto cittadino. A Vigonza questa sera sono attese migliaia di persone per la fiaccolata alla quale sarà presente il papà di Giada. La manifestazione toccherà i luoghi di questo nuovo, atroce femminicidio. Partirà dalla casa dove abitava la giovane mamma e arriverà al cavalcavia sull’A4, esattamente nel punto da dove sarebbe stata buttata di sotto dal compagno Andrea Favero, arrestato per omicidio.
Giada Zanola, fiaccolata a Vigonza con il papà
I primi esiti dell’autopsia indicherebbero infatti che la ragazza era ancora viva, forse non nel pieno delle sue facoltà, quando è stata gettata giù per un salto di 15 metri. Dall’autopsia eseguita dal professor Claudio Terranova dell’università di Padova è stato escluso lo strangolamento. Né appaiono ferite causate da armi da taglio, mentre sono stati trovati alcuni lividi che confermano la lite tra la donna e il suo compagno di circa due giorni prima della morte della bresciana.
Le ammissioni del compagno: l’ho sollevata e buttata di sotto
In piedi accanto alla compagna, al culmine dell’ennesimo litigio, l’avrebbe sollevata e buttata di sotto dove è stata arrotata da un camion. Così Favero avrebbe raccontato ai poliziotti appena fermato giovedì scorso. Parziali ammissioni che il camionista ha fornito in prima battuta agli investigatori. Un passaggio chiave, che però non ha ripetuto di fronte a gip e pm quando è passato dall’essere testimone a indagato. Venerdì nel corso dell’interrogatorio di garanzia aveva poi fatto scena muta. Le sue prime confessioni non possono essere usate giudizialmente, essendo anche state rese senza la presenza dell’avvocato. Favero attualmente è in carcere al Due Palazzi di Padova, mentre il figlio di tre anni è stato momentaneamente affidato ai genitori dell’uomo.