Chi è Eric Ciotti, espulso dai Repubblicani perché vuole l’accordo delle destre

12 Giu 2024 18:56 - di Redazione

L’ufficio politico dei Repubblicani francesi ha deciso all’unanimità di espellere il presidente Eric Ciotti dal partito, dopo la scelta di allearsi con il Rassemblement National di Marine Le Pen alle elezioni legislative anticipate annunciate a sorpresa dal presidente francese Emmanuel Macron dopo la debacle alle Europee.

Dopo anni di ascesa, Eric Ciotti ha colto l’occasione della straordinaria affermazione del Rassemblement National di Marine Le Pen alle europee per superare il cordone sanitario posto ad argine della destra-destra.  A 59 anni, il grande passo, ma per l’esponente dell’ala dura del partito, che sogna di fare il ministro dell’Interno ed ha un’ammirazione speciale per Giorgia Meloni, tutto era già scritto. “Dal 2007 e dalla vittoria di Nicolas Sarkozy, abbiamo perso l’80% dei nostri elettori – era stata la sua diagnosi a fine 2022, dopo la batosta alle presidenziali della candidata Républicains, Valérie Pecresse – per farli tornare a casa non dobbiamo più chiedere scusa perché siamo di destra”. E aveva aggiunto che “i Républicains si riappropriano dei loro valori di autorità, d’identità e di libertà”.

Per lui, il declino degli eredi del gollismo è dovuto all”esitazione” e al “pudore” su temi come “l’immigrazione e la sicurezza”. Qualche giorno dopo, contro le previsioni, fu eletto presidente del partito, battendo di un soffio Bruno Retailleau.

Cinquantanove anni, nato e cresciuto a Nizza, discendenza italiana da parte della famiglia del padre (di Treviso),  nonostante le condizioni familiari modeste, ha frequentato il prestigioso Istituto di studi politici di Sciences Po a Parigi. È stato primo vicesindaco di Nizza e a capo del Consiglio generale e poi dipartimentale delle Alpi Marittime. Nel 2007 viene eletto deputato della destra Ump e lega il suo nome ad una legge per la soppressione degli assegni familiari in caso di assenza prolungata dei giovani a scuola. Poi nel 2020 sostiene una nuova legge per il divieto di diffondere foto e immagini di poliziotti e militari.

La sua grande ammirazione per Giorgia Meloni e per il suo governo è nota. Tanto che il settimanale Le Point raccontò di un suo tentativo di avvicinarla ad ogni costo nel giugno dello scorso anno, durante la visita della presidente del Consiglio all’Eliseo per incontrare Emmanuel Macron.

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