Cardini: “Meloni ha una posizione molto intelligente sull’Europa: il modello confederale è migliore”
È critico un po’ verso tutti, Franco Cardini. Ma al premier Giorgia Meloni riconosce di aver “detto una cosa molto intelligente, come di recente le capita spesso: se si dovesse trasformare l’Europa in una realtà politica il modello federale all’americana o alla tedesca non andrebbe bene”. Insomma, all’Ue, per trasformarsi finalmente da gigante burocratico a gigante politico, serve un sistema confederale, proprio come indicato dalla destra. Che, a Bruxelles, sottolinea il professore, è la vera forza innovatrice.
Alla sinistra l’Europa “va bene così”, la destra “vuole cambiarla”
“La sinistra rispetto all’Europa reagisce in maniera conservatrice, non riformista. Gli va bene così. La destra, al contrario, ha una sua visione e vorrebbe provare a cambiare”, ha sottolineato Cardini in un’intervista al Tempo. A sua detta, i nostri partiti, senza grosse differenze, si sarebbero “contraddistinti per demandare tutto all’Ue, pur sapendo che non è una realtà politica”. “Siamo su due forme di grossolano sovranismo”, ha aggiunto Cardini, riconoscendo però poi l’intelligenza della posizione confederale di Meloni, che mette al centro la prevalenza degli interessi nazionali.
Cardini: “Meloni ha una posizione molto intelligente: il sistema confederale è migliore”
“L’Europa ha tradizioni nazionali profonde, radicatissime, nonché secoli di contrasti. È una realtà articolata. Un sistema confederale alla Svizzera potrebbe andar meglio”, ha sottolineato ancora Cardini, che poi ha risposto a una domanda di Edoardo Sirignano, che firma l’intervista, su cosa potrebbe cambiare a Bruxelles con una maggioranza formata da conservatori e popolari.
Il “conservatore popolare” non vuole la “supremazia”, ma la “sovranità”
“Il conservatore popolare – ha detto Cardini – è colui che aderisce a uno schema che si potrebbe definire di destra classica, non di supremazia, ma di sovranità, che lo privilegia rispetto al resto della comunità europea. A sinistra dovrebbe essere un po’ il contrario, ma le sinistre un po’ tutte, da Schlein a Conte, non dicono nulla a riguardo. Per loro l’Europa va bene come è”.
A sinistra non si curano “di un futuro assetto politico” dell’Europa
“Non sembrano curarsi di un futuro assetto politico. Se lo fanno sono brave a nasconderlo perché non fanno nulla per spiegarlo, sia ai loro sostenitori che agli stessi avversari. Le destre, invece – ha proseguito lo storico – hanno nei confronti dell’Europa una visione innovatrice abbastanza classica, cioè che vadano avanti gli Stati Nazionali così come sono, che facciano degli accordi bilaterali, che si colleghino alla superpotenza”.