Bortone non condurrà “Che sarà” la prossima stagione. Ma non è un’epurazione: quel programma andava male
L’anticipazione della notizia che Serena Bortone non condurrà più il programma Che sarà nella prossima stagione ha suscitato come da copione polemiche e cori indignati. Dice il Pd: la destra si vendica, ma reagiremo, non c’è posto per Bortone in Rai. Il M5S si accoda: Bortone fuori dai palinsesti, scelta divisiva. Avs non è da meno: Bortone penalizzata perché ha la schiena dritta.
A guardare più da vicino l’intera vicenda le cose però non stanno come le opposizioni dicono. Per Serena Bortone finisce infatti la sua esperienza nel serale degli Approfondimenti. La giornalista torna dunque al Daytime. Non avrà più il programma Che sarà (per la cui conduzione si parla di Maria Latella) ma potrebbe benissimo averne un altro, a meno che non giungano a conclusione per lei soddisfacente le trattative con altre reti di cui si è vociferato dopo il caso Scurati. Un caso, quest’ultimo, servito su un piatto d’argento alle opposizioni per polemizzare contro il governo danneggiando l’immagine dell’azienda e facendo circolare la notizia di una inesistente censura.
Nei corridoi di viale Mazzini circolano altre voci su Serena Bortone. Il suo programma, non entusiasmante secondo Qualitel, è costato tre milioni di euro l’anno e ha fatto meno del 4% di media, metà di quanto faceva sulla Rai Gramellini un punto e mezzo di meno di quanto fa ora Gramellini su La7. Insomma un fallimento. Pienamente giustificata pertanto la mancata riconferma del programma anche se la levata di scudi delle opposizioni era anch’essa scontata e prevedibile.