Benevento, visite a donne con abusi sessuali e video: in manette un cardiologo e un magistrato onorario

19 Giu 2024 9:24 - di Redazione

Un vice procuratore onorario, all’epoca dei fatti in servizio alla Procura della Repubblica del tribunale di Lecce, e un medico cardiologo in servizio all’ospedale di Benevento, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari dalla Guardia di finanza del capoluogo salentino in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Tribunale del riesame di Napoli, su appello della Procura della Repubblica di Benevento, che ha coordinato le indagini del Gico (gruppo investigativo criminalità organizzata) delle Fiamme Gialle, e confermata dalla Corte di Cassazione a seguito della dichiarazione di inammissibilità del ricorso promosso dagli interessati. Entrambi sono accusati del delitto di violenza sessuale di gruppo, aggravata per il medico beneventano che avrebbe agito come pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni con la partecipazione attiva del presunto complice, il viceprocuratore. I fatti si sarebbero verificati in un ospedale nel territorio di Benevento nel corso di visite mediche apparenti. In quelle circostanze si sarebbero verificati “atti fortemente intrusivi nella libertà sessuale delle ignare pazienti che venivano indotte a spogliarsi e a essere palpeggiate dal medico e dal viceprocuratore onorario- scrive la Procura in una nota – qualificatosi quale collega del cardiologo”. Tutto sarebbe stato ripreso in video dai due presunti autori.

Benevento, gli abusi sessuali a danno delle pazienti

Le indagini della Procura di Benevento sono partite dalla trasmissione degli atti per competenza da parte della Procura di Potenza, in quanto durante una attività investigativa che riguardava altri fatti, è emerso che il viceprocuratore onorario in servizio a Lecce, si sarebbe recato nell’ospedale campano e che durante le trasferte avrebbe avuto l’abitudine di fingersi un professionista della sanità. In quelle occasioni, insieme al cardiologo, avrebbe compiuto atti di violenza sessuale e palpeggiamenti nei confronti di donne inconsapevoli sottoposte formalmente a visita medica.

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