Bagarre al parlamento delle Baleari tra sinistra e Vox sulle vittime del franchismo (video)
Anche la Spagna ha la sua baruffa in Parlamento, aizzata (anche in questo caso) dalle provocazioni degli esponenti di sinistra. Uno scontro cercato e provocato, che ha costretto il presidente del Parlamento delle Baleari, Gabriel Le Senne, di Vox, dopo ben tre richiami all’ordine, ha interrompere le proteste della deputata socialista Mercedes Garrido che aveva esposto in Aula le foto di donne repubblicane uccise durante la Guerra Civile. Le Senne ha chiesto a Garrido di rimuovere i ritratti e la socialista si è rifiutata per tre volte. A quel punto, il presidente del Parlamento ha chiuso il lap top della collega e ha osato strappare il “santino” di una delle icone dell’antifranchismo iberico, Aurora Picornell, ordinando l’espulsione dall’aula delle due deputate socialiste che avevano inscenato la protesta.
La fotografia immortalava una eroina della estrema sinistra spagnola, sindacalista, femminista e militante comunista Aurora Picornell, conosciuta come ‘la Pasionaria mallorquina’, che fu uccisa dai franchisti la notte dell’Epifania del 1937.
Lo scontro è avvenuto durante il dibattito di modifica della Legge di memoria democratica nel Parlamento regionale. A quel punto, i deputati socialisti delle Baleari (PSIB-PSOE) e i membri del partito ecologista, progressista e regionalista Més per Mallorca hanno inscenato la loro plateale protesta mettendo sui loro tavoli fotografie di vittime di sinistra del franchismo. A inscenare la carnevalata anche gli esponenti del tavolo della presidenza che, da regolamento, dovrebbero essere arbitri e terzi. Terzietà che non ha minimante sfiorato Mercedes Garrido, secondo vicepresidente, e Pilar Costa, seconda segretaria del tavolo, che hanno esposto i santini rossi. Allorché il presidente dell’Assemblea, La Senne, ha chiesto di rimuovere le fotografie, le due hanno rifiutato, alludendo al fatto che stavano compiendo “un atto di giustizia e riparazione” per le vittime assassinate.
Che cosa è successo davvero al Parlamento delle Baleari
Come riporta il giornale La Razon, Le Senne ha chiesto ai deputati regionali di rimuovere le fotografie richiamandole all’ordine per la prima volta, cosa che ha scatenato la risposa veemente delle esponenti socialiste. Le Senne le ha richiamate all’ordine per la seconda e la terza volta, e ha finito per chiedere loro di lasciare la plenaria. Il presidente ha ricordato che “l’Ufficio di presidenza deve essere neutrale”, motivando l’espulsione di entrambe le parlamentari.
Mentre i membri dell’opposizione del parlamento delle Baleari continuavano i rimproveri senza far avanzare la plenaria, il presidente della Camera autonoma ha minacciato di cacciare anche loro: “Se non accettano il richiamo all’ordine, dovrò espellerli tutti”. Inoltre, ha concluso che “potrei essere più severo e ho avuto una manica larga”.
Qualche ora dopo i fatti, i socialisti, Més per Mallorca e Podemos hanno chiesto le dimissioni dell’esponente di Vox. Nel dibattito è intervenuto anche il ministro della Politica territoriale e della Memoria democratica, Angel Víctor Torres, che ha annunciato in un messaggio su X di aver incaricato “di analizzare l’accaduto e di prendere, se necessario, le misure appropriate in conformità con la legge sulla Memoria democratica e altre”. Torres ha descritto l’incidente come “ripugnante, violento, antidemocratico e disumano”. Il partito popolare iberico, da parte sua, attraverso la deputata popolare Cristina Gil ha lamentato che “la memoria, lungi dall’unirci, ci separa”.