Trasferta dem in Albania, FdI: “Solo uno spot elettorale per raccattare voti sulla pelle dei migranti”

23 Mag 2024 19:13 - di Redazione

Anche ultima freccia scagliata dall’arco del Nazareno all’indirizzo del governo si rivela un boomerang.  Sperando di affossare l’accordo sui migranti tra Roma e Tirana, un capolavoro di diplomazia della premier Meloni destinato a fare da apripista anche in Europa, una delegazione dem è volata in Albania con l’intento – parola del responsabile sicurezza del Pd Matteo Mauri – “di svelare il bluff della presidente Meloni”. L’accusa neanche a dirlo è quella di strumentalizzazione “con evidenti finalità politiche ed elettorali”. Stop all’accordo con Edi Rama, è il nuovo grido di battaglia dell’esercito di Elly Schlein.

Il Pd in Albania non trova quello che cerca

L’ultimo viaggetto del Pd finisce nel mirino di Tommaso Foti. “È incredibile che proprio il Partito democratico, che aveva accusato il governo Meloni di fare campagna elettorale sui migranti, tenti di sfruttare questi ultimi giorni nella vana impresa di raccattare qualche voto”. Il capogruppo di FdI alla Camera non ha dubbi: la trasferta albanese della delegazione parlamentare dem è stata la disperata ricerca di uno scoop.

Foti: fanno campagna elettorale sulle spalle dei migranti

“Purtroppo per loro hanno dovuto prendere atto che uno dei centri per la gestione dei migranti è praticamente ultimato. E nell’altro i lavori ancora sono in corso. Al di là delle logomachie elettorali – prosegue Foti – è bene che anche esponenti del Pd (vanamente impegnati a cercare di smantellare una iniziativa che ha riscosso l’apprezzamento di tutta Europa, ed è anzi stata presa come modello replicabile da altri paesi europei) manifestino interesse per il tema del quale da decenni si sono totalmente disinteressati. E si preoccupano che le infrastrutture previste siano last minute in tempi rapidi”. Insomma andati per suonarle, le hanno prese. Il monitoraggio per svelare il flop è andato male. “Con buona pace delle loro nefaste previsioni, essendo noi impegnati a realizzare tutto ciò che abbiamo sottoscritto. Per verificare l’effetto di narrazioni infondate – conclude il capogruppo di FdI – suggeriamo agli esponenti del Pd di passare dopo il 9 giugno”.

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