Sugar tax targata Conte II, Giorgetti: “Siamo al lavoro per rinviarla al primo gennaio 2025”

14 Mag 2024 16:55 - di Sara De Vico

Il governo è al lavoro per rinviare l’introduzione della sugar tax, l’odioso balzello sulle bevande zuccherate introdotto dal Conte II nel 2020. Da allora oggetto di continui rinvii e mai entrata in vigore.  “Anche io non sono contento che entri in vigore”. Parola del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti che, intervistato a Un Giorno de la Verità, annuncia il quasi certo rinvio a gennaio 2025.

Sugar tax, Giorgetti: slitterà a gennaio 2025

“L’ultima Legge di bilancio aveva fatto uno sforzo per rinviarla a luglio, con l’emendamento abbiamo fatto un ulteriore sforzo, dimezzando l’importo previsto per l’entrata in vigore al primo di luglio. Stiamo facendo esattamente in queste ore uno sforzo per cercare molto faticosamente di trovare una copertura finanziaria per rinviare l’entrata in vigore al primo gennaio del 2025. Credo che alla fine ci arriveremo – conclude Giorgetti – ma credo anche che non sia il tema centrale di politica economica del governo”.

Palazzo Chigi al lavoro per trovare le coperture

Fonti della presidenza del Consiglio confermano l’indirizzo del governo, trovare cioè una soluzione che consenta di posticipare al 2025 la sugar tax. “Il governo è al lavoro per trovare la copertura per poter rinviare nuovamente l’entrata in vigore dell’imposta”, dicono le fonti, “che è bene ribadire è stata introdotta dal governo Conte, ma mai entrata in vigore dal 2020 ad oggi”. Il governo Meloni è già intervenuto con un emendamento al Dl Superbonus per rinviare l’entrata in vigore della “plastic tax” al mese di luglio 2026 mentre per la “sugar tax” è stato previsto che diventi operativa dal prossimo luglio ma in forma ridotta. Oggi l’annuncio del possibile ulteriore slittamento.

Coldiretti: ottima notizia, penalizzerebbe le imprese

Per Coldiretti il rinvio è un’ottima notizia. “È importante per evitare di penalizzare imprese agroalimentari e famiglie italiane, egualmente colpite da una misura distorsiva”. Così l’associazione all’annuncio del governo dello slittamento. “La sugar tax – si legge nella nota – va a colpire l’agroalimentare italiano senza avere effetti positivi sulla salute dei cittadini consumatori. Oltre a penalizzare le imprese già gravate dall’aumento dei costi di produzione causati da guerre e tensioni internazionali, la tassa peserebbe soprattutto sulle tasche delle famiglie con minori disponibilità economiche”.

Mulè: un balzello che penalizza le tasche degli italiani

Tra i commenti positivi e tranchant anche quello di Giorgio Mulè. “Su Plastic tax Sugar tax potrei risolvere la questione con una battuta. Si tratta plasticamente di tasse amarissime e dunque indigeribili. Ciò premesso si tratta di due balzelli, chiamiamoli con il loro nome, contro i quali ci siamo battuti per il chiaro intento punitivo nei confronti dei consumatori che ha soprattutto la sugar tax. Si tratta infatti di una tassa che pretenderebbe di dettare nuovi comportamenti alimentari quando invece tutte le indicazioni legate alla dieta mediterranea non solo non vietano ma anzi pretendono inserimento di zuccheri. Ma si tratta soprattutto di una tassa che va a colpire i consumatori”.

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