Storace da Floris inchioda l’Annunziata: “Ma quale candore, in Rai ha fatto come le pareva”

15 Mag 2024 14:59 - di Eugenio Battisti

Il candore di Lucia Annunziata esibito nell’intervista a Giovanni Floris, dopo la discesa in campo alle prossime europee nelle liste del Pd di Elly Schlein, finisce nel mirino di Francesco Storace. Che, con la franchezza che non gli manca, dallo studio di DiMartedì, non le manda a dire. E fa innervosire una delle ospiti, Anna Falcone, avvocatessa, una lunga militanza a sinistra, vicina a Tomaso Montanari, che scatta in difesa della decana del giornalismo.

Storace vs Annunziata: in Rai ha fatto come le pareva

“Mi sorprende questo candore, sento dall’intervista che l’Annunziata ha riscoperto una verginità. Ha detto ‘non  volevo candidarmi, poi è successo’. Perché? Chi l’ha costretta a candidarsi?”, incalza l’ex governatore del Lazio e ministro della Salute. “Allora anche li c’è un mercato, non è vero che la politica è zozza e tutti gli altri sono puliti. Diciamo la verità, c’è un lerciume incredibile”. Scattano gli applausi, Floris non si aspetta l’attacco e la Falcone replica sotto voce. “Non mi pare abbia dato motivo di… – esita – di disonore”. “In Rai – interviene nuovamente Storace sorridendo – ha fatto come le pareva”. Apriti cielo.

Anche in Rai c’è un mercato, un lerciume incredibile

Floris prova a prendere in mano la situazione. La Falcone controbatte indispettita: “Ha fatto la giornalista. E molto bene. La Rai ha avuto amministrazioni di sinistra e di destra, ma solo ora è stata costretta ad andare via”. Certo, chiosa il giornalista, “ha saputo camminare con tutti”.

La decana del giornalismo si dice arrabbiata con Meloni

Nel faccia a faccia con l’amico Floris l’ex giornalista di viale Mazzini, conduttrice di “In mezz’ora”, racconta di essere “molto arrabbiata con Giorgia Meloni: per lei non ero una giornalista”. E rivendica baldanzosa la scelta di scendere in campo per le europee. Perché ha cambiato idea dopo il no iniziale? “Non ho fatto una scelta facile, lo avevo detto a settembre, poi tanti premier che avevano detto che non si sarebbero candidati lo hanno fatto…”. E ancora, per la serie l’Italia nella morsa del pericoloso governo sovranista, “ci sono sufficienti ragioni per entrare in politica. È molto interessante, ancora una volta ho aperto il cancello giusto”.

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