Sofia Stefani uccisa al comando dei vigili con un colpo alla testa. Fermato l’ex collega: “Nessun incidente, è un femminicidio”

17 Mag 2024 9:59 - di Carlo Marini

L’ex vigilessa Sofia Stefani è stata uccisa e non si è trattato di un incidente. Ne sono convinti gli inquirenti che nella notte hanno arrestato il vigile Giampiero Gualandi, 63 anni, che ieri intorno alle 17.30 ha ucciso la ex collega ad Anzola dell’Emilia, in provincia di Bologna, nella sede della polizia municipale dello stesso paese, sparandole con la pistola di ordinanza.

Sofia Stefani, 33 anni, era in forza al presidio di Sala Bolognese. Gualandi, invece, era rientrato in servizio ad Anzola e in passato aveva ricoperto l’incarico di comandante della polizia locale dell’Unione Intercomunale Terre d’acqua. Gualandi, che nell’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere, inizialmente aveva parlato di un incidente. Aveva infatti riferito che “il colpo è partito accidentalmente durante le operazioni di pulizia dell’arma di ordinanza”. Circostanza che agli inquirenti è apparsa subito poco verosimile.

“È un fatto che ha scosso il nostro Comune, la morte di una ragazza di 33 anni per un colpo di arma da fuoco. Però anche di fronte ad una cosa così traumatizzante non dobbiamo avere la morbosa curiosità di capire chi ha fatto cosa, quali sono le motivazioni. Quello spetta agli inquirenti, al tempo, che determineranno responsabilità e colpevoli”, dice il sindaco di Anzola Giampiero Veronesi. “Quello che noi dobbiamo fare adesso – aggiunge – è stringerci alla famiglia di Sofia. E’ una perdita devastante e quindi dobbiamo avere la capacità di reagire come comunità, di fronte ad un evento che in un Comune di 15mila abitanti, tranquillo, scuote nel profondo le coscienze. E anche per questo motivo mi accingo a proclamare il lutto cittadino”.

Il 118 è arrivato intorno alle 16 di ieri. ma per la giovane donna non c’era nulla da fare. È stata colpita alla testa e non ha avuto scampo. L’arma è stata sequestrata e il luogo, a due passi dal municipio, transennato e passato al setaccio dai reparti scientifici dei carabinieri. Bisognerà anche capire perché la donna, che risulta essere stata congedata dai vigili, si trovasse ad incontrare il 63enne negli uffici del comando.

Giampiero Gualandi, di Bologna, sposato, con due figli, laureato in giurisprudenza, è impegnato professionalmente nella polizia municipale (in quegli anni il corpo dei vigili urbani non era ancora stato chiamato di polizia locale) dal 1993.

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