Premierato, bagarre in Aula. Malan zittisce Avs: hanno 3 senatori ma ne vogliono 10 a vita, democratici… (video)

22 Mag 2024 21:19 - di Bianca Conte
Premierato

Premierato, con l’esame degli emendamenti al ddl Casellati in Aula scatta la protesta rumorosa delle opposizioni. Pd, M5S e Avs come da copione sollevano gli scudi e per l’occasione sventolano la Costituzione contro la legge costituzionale che punta a introdurre l’elezione diretta del presidente del Consiglio. Non solo. Dai banchi della sinistra fioccano circa tremila emendamenti, per dire no alla riforma voluta dalla maggioranza.

Premierato, bagarre in Aula al Senato: Pd-M5S-Avs sventolano Costituzione

Un calendario fitto di appuntamenti, quello intestato al premierato, su cui le proteste in Aula hanno sottolineato in rosso recriminazioni e note a margine. E a cui hanno sovrapposto con veemenza il copione ampiamente annunciato e messo in scena dal Partito democratico, dal M5S e da Avs, in trincea (annunciata). I senatori di questi gruppi, che si sono alternati negli interventi contrari al ddl Casellati, mentre si discutevano i circa 3mila emendamenti presentati per fare ostruzione al testo, hanno tirato fuori il testo della Costituzione, “sventolandolo” in Aula.

Premierato, dalle opposizioni, la sceneggiata annunciata e il solito mantra

Una protesta coreografata, inscenata subito poco dopo l’intervento del senatore di Avs, Peppe De Cristofaro, che ha rilanciato il solito leitmotiv su come il ddl metta in crisi le prerogative del capo dello Stato (a cui il ministro Casellati ha replicato lamentando la solita «stanca litania»). Del senatore del M5S, Roberto Cataldi, che ha parlato artificiosamente di premier «che avrà potere di ricatto sul Parlamento». E di Marco Meloni che ha indebitamente accusato la maggioranza di non essersi voluta confrontare nel merito della riforma con l’opposizione.

La Russa mette a tacere la sollevazione coreografata

Tutte voci che, tra slogan e echi di contestazioni rieditate per l’occasione, il presidente Ignazio La Russa che presiedeva l’Aula, ha messo esaustivamente a tacere. Anche ironizzando: «Tutti innalzano la Costituzione, sia a destra che a sinistra. Vi preghiamo di abbassarla tutti». E aggiungendo a stretto giro: «Qui si viene per discutere e votare, non per fare propaganda, lo dico a destra e a sinistra», ha chiosato sul punto La Russa, stavolta più che ironico, non nascondendo il suo disappunto.

Le opposizioni a rumore, però, non sentono ragioni. E come preannunciato, hanno dunque presentato oltre 2.600 emendamenti dopo la conclusione della discussione generale. «Interverremo tutti su ogni emendamento» hanno ribadito, rinverdendo l’intenzione di opposizione dura e pura, con i capigruppo di Pd, M5s e Verdi-Sinistra in prima linea.

La Russa applica la prassi del Canguro sugli emendamenti sui senatori a vita

Intenzioni bellicose a cui La Russa ha risposto sul tamburo adombrando il ricorso alla «prassi del Canguro», che «c’è dal 1996… », ha detto il presidente del Senato, prendendo la parola in Aula e avvertendo sull’applicazione della procedura. Cioè sulla possibilità di snellire il numero dei voti mettendo insieme gli emendamenti che chiedono modifiche simili fra loro. Una prassi, questa, non nuova nelle Aule parlamentari, che però – guarda caso – ha scatenato una ennesima sceneggiata delle opposizioni, con il Partito Democratico che annunciava interventi a pioggia: oltre 30. E con l’obiettivo di dare la parola a tutti i senatori del partito presenti.

Malan inchioda le sinistre: «Vogliono che i non eletti valgano oltre 3 volte più di tutti i loro elettori messi insieme»

Così, lo scontro si fa infuocato proprio quando si procede al voto con il Canguro in tema di modifica alla norma sui senatori a vita, che il ddl Casellati prevede di cassare e le opposizioni provano a salvare. Un tentativo che il senatore di FdI Lucio Malan, commenta anche su X, sottolineando: «Oltre al PD, anche Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) chiede di portare a 10 i senatori a vita. Nelle scorse elezioni AVS ha preso 972 mila voti ottenendo 3 senatori. Insomma: vogliono che i non eletti valgano oltre 3 volte più di tutti i loro elettori messi insieme. I “difensori della democrazia”!».

Balboni alle opposizioni: «Volete i senatori a vita che hanno solo in Russia»

Mentre Alberto Balboni, relatore del ddl Casellati, prendendo la parola nell’Aula del Senato, dopo la bocciatura dell’assemblea di tutti gli emendamenti presentati per mantenere in vita la figura dei senatori a vita, a sua volta commenta: sui senatori a vita «vogliono mantenere un istituto che sarebbe un unicum nel mondo, solo la Russia di Putin prevede la nomina dei senatori a vita. Visto che voi dite che siete contro il premierato, proprio perché sarebbe un unicum al mondo, a loro, all’opposizione, dico che per i senatori a vita vogliono proprio mantenere questo unicum».

 

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