Meloni e Schlein a duello in tv il 23 maggio nel salotto Rai di Bruno Vespa

10 Mag 2024 15:38 - di Redazione

Il confronto tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si svolgerà giovedì 23 maggio. Sede del dibattito sarà la trasmissione ‘Porta a Porta’ di Bruno Vespa. Lo fanno sapere in una nota congiunta i rispettivi staff. Tra i temi che saranno affrontati, dicono gli analisti, saranno certamente il lavoro (in particolare la sicurezza sul lavoro), l’Europa, la sanità, il Job Act, ma anche le alleanze politiche sul fronte europeo in vista di possibili maggioranza.

Senza rinunciare al sovranismo che caratterizza il suo pensiero politico, suo e dei Conservatori e Riformisti che è il gruppo a cui Fratelli d’Italia è affiliato. Ma ci sarà spazio, statene certi, anche la retorica dell’antifascismo, legata ai temi politici di attualità. Il giorno 2 giugno il Pd ha già annunciato la mobilitazione a Roma sulla Costituzione e l’Europa federale contro il premierato e l’autonomia differenziata. Anche i sondaggi politici Bidimedia infatti confermano il dualismo tutto al femminile tra le candidate (e capoliste) di Fratelli d’Italia e Partito Democratico alle Europee: Meloni guadagna come Schlein lo 0,6% rispetto all’ultimo dato di Bidimedia, facendo salire rispettivamente al 27,7% e 20,8% FdI e Pd.

Tra Meloni e Schlein l’unico arbitro sarà Bruno Vespa

Un unico arbitro: Bruno Vespa. Nessun dibattito allargato ad altri direttori, sarà lui e lui solo a dirigere la partita Meloni-Schlein, giovedì 23 maggio a ‘Porta a Porta’. A quanto apprende l’Adnkronos, dunque, nello studio di via Teulada saranno in tre: il giornalista e le due leader. Per un confronto che, viene spiegato, sarà “molto istituzionale”: “L’obiettivo sarà quello di raccontare programmi, idee e proposte” in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, che vedono entrambe candidate.

Quanto alla scelta della Rai -nelle settimane scorse erano circolate anche ipotesi che vedevano in campo La7 e Skytg24- dallo staff di Meloni spiegano che “andare su un’emittente privata non era possibile: la sede naturale per accogliere il confronto del presidente del Consiglio dei ministri è il servizio pubblico”. Da qui, lo studio di Vespa, ribattezzato da sempre dagli addetti ai lavori ‘terza Camera dello Stato’. Per un confronto che vede per la prima volta due donne ‘incrociare le spade’, l’una presidente del Consiglio, l’altra leader dell’opposizione. Ma non sarebbe questo l’unico elemento di novità.

Dallo staff di Meloni rimarcano infatti come, con questo faccia a faccia, la premier si presti a “qualcosa che nella politica italiana non si è mai visto prima: non è mai successo, infatti, che un premier in carica, nel pieno del suo mandato e delle sue funzioni, abbia accettato di confrontarsi in un incontro pubblico con un altro leader dell’opposizione. I confronti che abbiamo visto negli anni, infatti – viene rimarcato – si sono tenuti a pochi giorni dal voto per le elezioni politiche”, quindi al giro di boa, ovvero “a mandato praticamente finito. Gli altri confronti, invece, sono stati fatti da ex premier ma mai da premier in carica”. Il che farebbe di quella di Meloni “una scelta senza precedenti”.

 

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