Francoforte, crolla la fake news sul bavaglio di destra dietro l’esclusione di Saviano. Gli editori: “Scelta nostra”

29 Mag 2024 17:07 - di Monica Pucci

Arriva una nota definitiva dell’Associazione Italiana Editori a smascherare la “fake news” sull’esclusione “politica”di Roberto Saviano dalla Fiera del Libro di Francoforte: il governo Meloni, la destra, la censura, il fascismo, i cattivoni, il commissario della Buchmesse, Mauro Mazza, non c’entrano nulla. Il “vittimone” Saviano legga la nota dell’Aie, che più chiara di così si muore. “Come spiegato ieri dal presidente Innocenzo Cipolletta, la scelta degli autori ospiti a Francoforte è frutto di una procedura, fatta di un proficuo dialogo e confronto con i singoli editori e agenti letterari italiani, a partire proprio dalle loro proposte”, dice l’Associazione Italiana Editori in una nota. “Tra le proposte sulla base delle quali si è costruito il programma mancano ovviamente molti autori tra i quali, almeno fino ad oggi, Roberto Saviano. L’Aie non avrebbe mai permesso e non permetterà mai ingerenze esterne rispetto alla volontà degli editori”. 

Francoforte: l’autonomia degli editori, la lagna di Saviano

“Abbiamo fatto una scelta sulla base delle disponibilità degli autori. Inviterei a soffermarsi sui tanti autori che saranno presenti e non sugli assenti, vista la varietà e pluralità delle presenze”, aveva detto già ieri Innocenzo Cipolletta.

Saviano, oggi, sulle pagine del quotidiano La Stampa, si era esibito nel suo sport preferito, il lancio della bufala. “Mi inorgoglisce. Sono fiero di non essere stato invitato da quello che ritengo il più ignorante Governo della Storia italiana. E mi fa sorridere quanto siano inefficaci questi ostracismi. Più censurano e bloccano, più la società culturale e civile si fa sentire, e va dalla parte opposta agli schemini punitivi e alle azioni di rivalsa”.

Da sinistra è arrivata la solita solidarietà vittimistica: l’autore Francesco Piccolo ha declinato l’invito e non sarà alla Fiera. «Ritengo che l’Italia non possa non essere rappresentata anche dall’autore di Gomorra, un libro tradotto in tutto il mondo (e a seguire tutti i suoi altri). Non mi sento legittimato a rappresentare un gruppo di lavoro se manca qualcuno che evidentemente doveva esserci», ha scritto Piccolo in una lettera pubblicata da La Repubblica. Pazienza. Forse per Moravia il dispiacere a Francoforte sarebbe stato leggermente maggiore…

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