“A morte chi non si converte all’Islam”: sgozzati 14 cristiani in Congo. Il Papa: sono i nuovi martiri
La notizia è passata inosservata sulle cronache internazionali, monopolizzate dal conflitto in Ucraina e su quello in Medio oriente, ma la strage di cristiani in Africa non si arresta. A dare il tragico aggiornamento, tra i giornali italiani, solo il quotidiano Avvenire. Il giornale dei Vescovi, dopo che il suo ex direttore Marco Tarquinio è entrato in politica con il Partito democratico, candidandosi alle Europee, sta dando coraggiosamente spazio alle notizie più scomode. Come quella che arriva appunto dalla regione del Kivu, in Congo, e che documenta l’ennesima mattanza di cristiani.
La strage di cristiani è avvenuta una zona della provincia congolese del Nord Kivu per mano dei ribelli delle Forze alleate democratiche (Adf). “Si tratta – scrive Avvenire – di un gruppo armato che nel 2019 ha annunciato la propria affiliazione allo Stato islamico, accentuando così la connotazione jihadista della sua agenda politica. Il motivo dell’esecuzione è stato il loro aperto rifiuto di convertirsi all’islam. Il massacro, avvenuto una decina di giorni fa nei pressi del centro di Eringeti, è documentato in un video diffuso dal gruppo jihadista e rilanciato in Europa da fonti della società civile. Il commento delle immagini, a dir poco agghiaccianti, è in lingua kiswahili; in particolare, la voce algida e compassata è quella di un giovane congolese preso prima in ostaggio dagli islamisti e costretto poi a convertirsi per evitare la pena capitale. Le stesse fonti riferiscono che ogni settimana si verificano uno o due raid, vere carneficine”.
L’omaggio del Papa ai 14 martiri cristiani sgozzati in Congo
“Vorrei soffermarmi per ringraziare Dio per la testimonianza martiriale che hanno dato, in questi giorni passati, un gruppo di cattolici del Congo, del nord Kivu. Sono stati sgozzati, semplicemente perché erano cristiani e non volevano passare all’Islam”. Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti all’Assemblea Generale delle Pontificie Opere Missionarie. “Oggi – ha sottolineato il Papa – c’è questa grandezza della Chiesa nel martirio. E andiamo un po’ indietro, cinque anni fa, nella spiaggia della Libia, quei copti che sono stati sgozzati e in ginocchio dicevano: Gesù, Gesù, Gesù. La Chiesa martiriale è la Chiesa della tenacia del Signore che porta avanti”.
Secondo l’Associazione per l’Informazione Cattolica in Africa, dei 28 Paesi in cui i cristiani sono più perseguitati nel mondo, 13 sono africani, segnala il Religious Freedom Report 2023. E la Repubblica democratica del Congo è al primo posto.
Rischiamo di fare la guerra contro la Russia per la sacrosanta libertà dell’Ucraina, ma restiamo a guardare un’accozzaglia di macellai che sono una nullità rispetto alle Potenze nucleari!
Ecco un bell’esempio di islamizzazione da far comprendere ai talebani nostrani che ogni giorno tifano per questi terroristi e assassini dei cristiani che hanno avuto solo la colpa di non essersi islamizzati e poi questi stessi assassini pretendono tutti i diritti nel nostro paese!
Italiani…, cristiani e non che comunque non vorreste minimante aver a che fare con questi sgozzatori seriali , pensate prima di lasciare i vostri figli in balia di questi elementi per farsi sponsorizzare e accettare nelle nostre comunità , che con tutti i difetti , comunque non andiamo certo a sgozzare quelli come loro nel nostro paese , perchè la pensano diversamente da noi!!
Viva l’ islam.non vedo l’ ora di vedere le femministe col burca, e un passo indietro agli uomini.
l’ islam crudele che ha dimenticato la VERA CULTURA ARABA dei GRANDI FILOSOFI ASTRONOMI MEDICI e MATEMATICI,ora solo ODIO VIOLENZA e MORTE.DA ABBATTERE.
Purtroppo sono anni che si tace sulla persecuzione dei Cristiani nel mondo.
Ricordo un vecchio detto: a furia di tirare la corda questa si spezza.
Non credo sia necessario spiegare le conseguenze descritte dal detto popolare.
Questo è l’islam che piace alla sinistra assassini in nome di un falso dio. Fuori dalle balle tutti quelli che arrivano coi barconi e proibire l’apertura di moschee qui da noi. Sono incompatibili con noi ormai è un dato di fatto che tornasse l’uomo forte per fermare tutto.