Vietata la kermesse delle destre europee, la polizia blocca tutto. Meloni: “Odiosa oppressione della libertà”
Oggi e domani a Bruxelles era in programma la nuova edizione della National Conservatism Conference, la principale conferenza dei conservatori europei promossa dalla Edmund Burke Foundation con Nazione Futura partner italiano, ma è in corso un grave boicottaggio dell’evento che ha portato alla cancellazione delle prime due sedi da parte del sindaco di Bruxelles su pressione dei gruppi antifascisti e oggi alla revoca dei permessi per svolgere l’evento.
La polizia belga ha impedito lo svolgimento della Conferenza per ordine del sindaco del comune di Bruxelles di Saint-Josse-ten-Noode. “Ho emesso un’ordinanza per vietare l’evento della Conferenza nazionale del conservatorismo per garantire la sicurezza pubblica. A Etterbeek, Bruxelles e Saint-Josse, l’estrema destra non è la benvenuta”, ha scritto su X il sindaco di Saint-Josse-ten-Noode, Emir Kir.
Nelle dichiarazioni raccolte dall’agenzia Belga Kir ha assicurato di aver preso questa decisione in accordo con la questura della zona e l’Organismo di coordinamento per l’analisi delle minacce (Ocam) del Belgio. La conferenza si stava già svolgendo nella sala Claridge del quartiere di Bruxelles senza alcun problema di ordine pubblico e in un clima più che tranquillo.
Meloni: “Incredula per lo stop alla kermesse delle destre”
“Quanto sta accadendo a Bruxelles ci lascia increduli e sgomenti”, ha commentato dai suoi profili social la premier Giorgia Meloni. “Il sindaco di uno dei comuni della capitale belga ha vietato un congresso al quale avrebbero dovuto partecipare capi di governo, parlamentari nazionali ed europei. In seguito all’ordine, la polizia ha impedito fisicamente l’accesso alla conferenza agli ospiti e ai relatori”. Giorgia Meloni, da presidente di Ecr, ha aggiunto: “Ho chiesto immediatamente al primo ministro belga Alexander De Croo di seguire quanto stava accadendo. E lo ringrazio per la sua tempestiva e chiara presa di posizione contro l’odiosa oppressione della libertà di espressione in atto a Bruxelles. A tutte le vittime di questo ingiustificabile abuso, in particolare ai membri dell’Ecr presenti, va la mia totale solidarietà”.
La sala eventi in questione era il terzo luogo in cui gli organizzatori della conferenza avevano tentato di tenerla, dopo che era stato loro negato l’accesso allo spazio Concert Noble, nel quartiere europeo, e al Sofitel sempre vicino alle sedi delle Istituzioni Ue. La conferenza ha riunito personalità dell’ultraconservatorismo e dell’estrema destra europea, come il primo ministro ungherese Viktor Orban; l’ex primo ministro polacco Mateusz Morawiecki; Hermann Tertsch, eurodeputato spagnolo di Vox; il politico britannico Nigel Farage e l’ex ministra dell’interno britannica, Suella Braverman.
“Quanto deciso dal sindaco di Bruxelles, che ha deliberatamente revocato i permessi a una conferenza solo perché distante dalle sue idee politiche è gravissimo e preoccupante. E questa sarebbe democrazia?”, dicono dalla delegazione della Lega all’Eurocamera. “Leader democraticamente eletti, esponenti di partiti che partecipano al processo democratico, riuniti per parlare di un’Europa diversa da quella attuale. Bloccare con la forza un pacifico dibattito di idee è inquietante. La Lega difenderà sempre la libertà di espressione”, conclude la nota.
Viktor Orban ha così commentato su X: “La polizia belga ha deciso di chiudere la ‘National Conservatism’ a Bruxelles, a solo due ore dall’inizio della conferenza. Credo che non potessero più sopportare la libertà di parola. L’ultima volta che hanno voluto mettermi a tacere con la polizia è stato quando i comunisti mi si sono messi alle costole nell’88’. Non ci siamo arresi allora e non ci arrenderemo nemmeno questa volta! No all’immigrazione”.
“Questa è volontà della ‘mafia’ della Commissione Ue, ma dove siamo in Cina? In Venezuela? E’ una vergogna, questa è mancanza di libertà di espressione. Quanto accade oggi è la prova del nervosismo delle autorità europee contro l’avanzata delle destre”, ha detto l’eurodeputato di Vox, Hermann Tertsch. Presente all’evento anche il direttore di Nazione Futura Francesco Giubilei: “Il Belgio è ancora una democrazia? – si è chiesto – Il sindaco di Bruxelles, su pressione degli antifascisti e dei centri sociali, ha fatto cancellare le prime due sedi della National Conservatism Conference mandando la polizia. Ora siamo in una nuova sede trovata poche ore fa con le saracinesche abbassate e la polizia fuori che potrebbe fare irruzione da un momento all’altro per fermare l’evento e addirittura potrebbero togliere l’elettricità”.
“E’ un atto gravissimo che deve preoccupare e allarmare quanto sta accadendo a Bruxelles – afferma il copresidente del gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo, Nicola Procaccini – dove si sta impedendo a rappresentanti istituzionali di diverse nazioni, anche del gruppo parlamentare Ecr, di poter partecipare a un convegno politico”. “Una compressione della libertà di espressione – riprende l’esponente FdI – che mai si era manifestata in maniera così plateale e violenta in nessuna nazione europea. Io stesso dovrò intervenire domani pomeriggio e non so ancora se mi sarà consentito. Gia’ domani mattina, nella Conferenza dei presidenti dei gruppi parlamentari, come Ecr porremo la questione alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, chiedendole che vengano tutelati i nostri diritti civili e politici”.