Vandalizzata di nuovo la statua di Montanelli, imbrattata con vernice viola. FdI: gesto vile, inaccettabile

4 Apr 2024 19:03 - di Bianca Conte
statua Montanelli

Vandali in azione, col solito scempio che ancora una volta torna a prendere di mira la statua di Indro Montanelli, nei giardini a lui intitolati in Via Palestro a Milano, e imbrattata con vernice viola. Uno sfregio inferto con un blitz al momento non ancora rivendicato e da vili autori coperti dall’anonimato e su cui, dopo che questa mattina sono intervenuti ai giardini per i rilievi i poliziotti della Digos, si stanno ancora svolgendo accertamenti. «Quello di oggi non è il primo episodio di danneggiamento – denunciano in una nota il Capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, e il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Francesco Rocca –». Ricordando contestualmente: «Quattro anni fa ci rimboccammo le maniche e ripulimmo il monumento, condannando il vile gesto compiuto nelle ore notturne. La statua dell’illustre giornalista è costantemente minacciata da femministe improvvisate e gruppi che sostengono ardentemente la cancel culture – prosegue la nota –. Come accade negli Stati Uniti d’America contro la figura di Cristoforo Colombo».

Nuovo blitz vandalico contro la statua di Montanelli, FdI: gesto vile

E ancora. «Montanelli è stata una penna illustre del giornalismo italiano, fondamentale per la storia recente della nostra Nazione. Di fronte a questo ennesimo episodio vandalico è necessario presidiare il parco e l’intera zona; la Giunta condanni il gesto, basta tollerare coloro che vandalizzano i monumenti in città. Non è possibile che la statua di Montanelli venga ciclicamente ricoperta da vernice e che i costi per ripulirla ricadano sulle spalle dei cittadini. Siamo nel centro di Milano e questo lassismo da parte del Comune è intollerabile», chiosano Fidanza e Rocca. Intanto però, come tacciono i responsabili del bliti vandalico e non rivendicano lo scempio, altrettanto da Palazzo Marino il sindaco Sala non pronuncia verbo alcuno.

Stavolta i teppisti anonimi infieriscono con vernice viola

E sì che le sollecitazioni non sono mancate: tra chi ha denunciato e deprecato l’ennesimo blitz vandalico, allora, figura anche il deputato di Fratelli d’Italia, ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi e membro della Commissione Sicurezza delle Periferie italiane, Riccardo De Corato. Il quale, sulla statua di Indro Montanelli imbrattata la scorsa notte, ha a sua volta tuonato: di nuovo, «dopo otto mesi dall’ultimo blitz dello scorso 22 luglio, è stata presa di mira la statua in onore di Indro Montanelli con vernice viola». Un riconoscimento «voluto e installato dalla Giunta Albertini quando io ne ero vice-sindaco», prosegue De Corato.

E il sindaco Sala tace…

Che poi aggiunge anche: «Non è la prima volta che ci si accanisce con monumenti storici della città ed, in particolare, contro quello situato all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia che era già stato preso di mira sia lo scorso luglio, appunto, che quattro anni fa circa. Mi auguro che grazie all’ausilio delle telecamere che hanno ripreso le scene, vengano presto identificati, rintracciati e denunciati i colpevoli! Per porre fine a questo problema vanno approvate e applicate subito le pene severe proposte e richieste dal Ministro alla Cultura Sangiuliano qualche settimana fa. Ovvero infliggere a questi delinquenti delle ammende molto alte che permettano di ripagare i costi per il completo ripristino di questi luoghi o monumenti».

Il centrodestra denuncia il silenzio del sindaco e del Pd

Ma non è ancora tutto: perché l’onda lunga dell’indignazione prosegue e monta anche con le dichiarazioni dell’assessore regionale alla sicurezza, Romano La Russa, e del senatore di FdI Sandro Sisler, per i quali si è trattato di «un gesto da codardi nei confronti della statua di un maestro che ha fatto la storia del giornalismo italiano. Certo – osservano – che questi ragazzi sono proprio pigri: una volta scendevano in piazza per le loro contestazioni. Oggi si accontentano di buttare un secchio di vernice». E infine aggiungono anche: «Abbattere o danneggiare monumenti ci riporta alle “pulizie culturali” di certi regimi totalitari forse ispiratori di certi ambienti di sinistra soprattutto a Milano», aggiungono i due esponenti FdI. Auspicando che «viste le recidive, ci sia una telecamera puntata sulla statua per riprendere eventuali incursioni di “imbianchini” improvvisati»…

Il riferimento al solito «buonismo della sinistra nei confronti degli eco-vandali figli di papà»?

E mentre il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, si dice fiducioso «che gli uomini della questura stiano già visionando le riprese effettuate dalla telecamera installata qualche mese fa nei paraggi della statua dell’illustre giornalista per individuare i responsabili del gesto di cui manca la rivendicazione». Un po’ meno (fiducioso) invece su una reprimenda da parte dei dem. E dichiara: «Non mi aspetto la condanna dell’atto vigliacco eseguito con il favore delle tenebre da parte del Pd meneghino che amministra la città». Così come, rimanendo sul tema, il segretario della Lega a Milano e consigliere comunale, Samuele Piscina, punta il dito contro «il buonismo della sinistra nei confronti degli eco-vandali figli di papà».

Sindaco e consiglieri battano dem battano un colpo…

Buonismo dem che, incalza l’esponente del Carroccio, «ha come conseguenza questi continui atti vandalici in tutta la città. Milano merita rispetto. E chi imbratta dovrebbe pagare caro e non essere coccolato. Invece, a più riprese, la statua di bronzo è stata ripulita a spese dei milanesi attraverso le tasse e tariffe in continuo aumento grazie alla stessa sinistra che governa la città», osserva Piscina. Che poi chiede al sindaco Sala «di porre fine al suo mutismo di fronte a questi continui soprusi. Milano merita un sindaco che non lasci passare impunite questo tipo di azioni».

 

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