Santanché, Renzi non si accoda alla mozione giustizialista: non si chiedono le dimissioni per un avviso di garanzia
Matteo Renzi punge il centrosinistra e con un tweet annuncia che Italia Viva non voterà per sfiduciare il ministro Daniela Santanché sulla base di un avviso di garanzia. “Votiamo no alla sfiducia a Santanché perché basata sulle indagini giudiziarie che la riguardano. E noi non chiediamo le dimissioni per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio. Il garantismo è tale se si applica a tutti, soprattutto agli avversari. Facile fare i garantisti con gli amici: la vera sfida è essere garantisti con gli avversari”.
“Daniela Santanché ministra – prosegue – ha fallito e noi la contestiamo sul piano politico. Ma noi – spiega – non usiamo le indagini per attaccarla. Votiamo no alla sfiducia basata sul giustizialismo”, conclude.
Replica piccato Carlo Calenda: “Su Salvini e Santanché non si tratta di garantismo, ma di argomenti politici. Non possiamo avere un viceministro che ha un accordo in essere con Putin e una Ministra del Turismo che imbarazza il Paese”. Una spaccatura al centro che già si era manifestata a luglio in occasione della prima mozione di sfiducia alla ministra del Turismo.
La discussione su una mozione di sfiducia che tutti sanno sarà respinta si svolge in un’Aula della Camera semideserta. Ai banchi del governo è seduta solo la ministra dell’Università Anna Maria Bernini.