Ponte sullo stretto, nessun rallentamento per l’impatto ambientale. Salvini: “Vado avanti dritto”

17 Apr 2024 17:31 - di Redazione

“Vado avanti dritto”. Matteo Salvini conferma il timing dei lavori per il Ponte sullo Stretto, grande opera strategica per il Sud, fiore all’occhiello della sua mission di ministro. “Conto che la società Stretto di Messina entro 30 giorni a seguire dia risposte a tutte le osservazioni fatte dagli altri ministeri: l’obiettivo è arrivare all’avvio dei lavori entro l’estate 2024”. Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti  in occasione di un convegno di Confcooperative.

Ponte sullo stretto, Salvini: cantieri entro l’estate

Nessun rallentamento dell’iter, dunque, come sperano le Cassandre della sinistra in salsa green. E come qualche organo di informazione lascia intendere dopo le richieste del ministero dell’Ambiente di ulteriori approfondimenti. Durante la conferenza dei servizi, infatti, ieri, il dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin  ha chiesto alla società “Stretto di Messina” spa 239 integrazioni di documenti. Che non ci sono stop lo confermano le parole dell’ad della società Stretto di Messina Pietro Ciucci. “Anzi abbiamo fatto due passi avanti. Perché noi attualmente stiamo percorrendo due procedure in parallelo: la valutazione di impatto ambientale e la conferenza di servizi”. Ieri, sottolinea, “c’è stato il primo incontro in conferenza di servizi dove sono coinvolti tutti gli enti interessati. Mentre la valutazione d’impatto ambientale è partita ancora prima, come previsto dalla legge nei termini di 30 giorni dalla presentazione della documentazione. Il Mase ha presentato le sue richieste di approfondimenti e di chiarimenti”, spiega Ciucci.

Ciucci: andiamo veloci su due procedure parallele

Sono troppe? Sono uno sgambetto di Pichetto Fratin a Salvini? Niente di più falso.”Sono più di duecento, in valore assoluto numerose, ma a fronte di un progetto che vale 13 miliardi e mezzom che comprende un ponte sospeso più lungo al mondo, che comprende 40 km strade di collegamenti ferroviari e che opera su tredici siti ambientali protetti”, replica l’ad della società progettista che ha presentato oltre 10.000 elaborati. “Abbiamo 30 giorni di tempo e c’è anche la possibilità di chiedere delle brevi proroghe, ma questo è tutto previsto dalla procedura”. Quali sarebbero stati – aggiunge capovolgendo le polemiche –  i commenti di chi è contrario a prescindere, se non ci fosse stata alcuna richiesta su un progetto così articolato e così oggetto di dibattito?”.

Pichetto Fratin: nessuna anomalia nelle integrazioni

Anche il ministro Pichetto Fratin ci tiene a diradare qualsiasi nube. “La richiesta di integrazioni è atto tipico della prima parte di ogni procedimento di Valutazione di impatto ambientale”.  Insomma è del tutto ordinario – insiste – che ci siano osservazioni e richieste di dati e informazioni tecniche sul Ponte. Il documento – spiega – lo si può vedere sul sito del Ministero e se si fa il confronto con altri documenti è abbastanza ordinario. Non contiene nulla di eccezionale. Su questo documento- ci sarà da parte della società progettista la risposta alla richiesta di chiarimenti”.

Lupi: non trasformiamo l’opera nel totem di uno scontro politico

Maurizio Lupi a sua volta ricorda che i ponti sono fatti per unire e invita la sinistra a non trasformare anche questa infrastruttura strategica per il paese nell’ennesimo “totem di uno scontro politico”. La richiesta di una maggiore documentazione del ministero dell’Ambiente – conclude – certificano la volontà del governo di realizzarlo nella massima sicurezza e col minor impatto ambientale possibile, con tempi e costi certi”.

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