Operatori umanitari uccisi, tutti contro Netanyahu. Usa, Ue e Londra: ora deve spiegare
Monta l’indignazione per l’attacco israeliano in cui sono stati uccisi 7 operatori umanitari dell’ong Usa World Central Kitchen, impegnati a portare aiuti alimentari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza. Attacco ricostruito sui media britannici come ‘deliberato’ e non come un ‘tragico incidente”, come sostiene Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ammesso che l’esercito israeliano ha ucciso “involontariamente” i sette operatori umanitari. Ha assicurato che l’incidente verrà indagato in modo approfondito aggiungendo, però, che cose del genere “succedono in guerra”.
Biden contro Israele: non ha difeso gli operatori umanitari
Dalle Ua agli Usa passando per la Gran Bretagna, si chiede a Netanyahu di fare luce sull’attacco. E di rispettare il diritto internazionale umanitario che prevede la protezione degli operatori umanitari in ogni momento. Durissima la reazione del presidente Usa Joe Biden che accusa Israele di non aver fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari. “Sono indignato e addolorato per la morte di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, tra cui un americano, avvenuta ieri a Gaza. Fornivano cibo ai civili affamati nel mezzo di una guerra. Erano coraggiosi e altruisti. La loro morte è una tragedia”. Poi l’accusa: “Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercano di fornire ai civili l’aiuto di cui hanno disperatamente bisogno.
La Ue sollecita Netanyahu a rispettare il diritto internazionale
A Bruxelles l’Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Josep Borrell e il commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarcic, hanno definito l’uccisione dei sette volontari scioccante. “Sollecitiamo – si legge in una dichiarazione congiunta – una rapida attuazione dell’impegno annunciato dalle autorità israeliane di condurre un’indagine approfondita. E garantire che i responsabili siano chiamati a risponderne. Ricordiamo l’obbligo israeliano, ai sensi del diritto internazionale umanitario, di proteggere gli operatori umanitari in ogni momento. Un elevato numero di operatori umanitari – ricordano Borrell e Lenarcic – ha perso la vita dall’inizio della guerra a Gaza”.
Metsola: ci aspettiamo rispetto da Israele
“Troppe vite innocenti sono state perse a Gaza. Ci aspettiamo risposte per garantire che questo non accada mai più”. Così la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha inviato il suo messaggio di “cordoglio ai famigliari degli operatori di World Central Kitchen che sono stati uccisi ieri”. Anche a Londra monta la rabbia per l’attacco israeliano in cui sono stati uccisi 7 operatori umanitari, inclusi tre britannici. I nomi dei tre cittadini del Regno Unito sono stati resi noti nelle ultime ore. Si tratta di John Chapman, James Henderson e James Kirby, di 57, 33 e 47 anni, che si occupavano della sicurezza della spedizione. Sono morti assieme a un attivista americano-canadese Jacob Flickinger, a un’australiana, a uno chef polacco e a un autista-interprete palestinese. Erin Gore, amministratore delegato di Wck, inorridito per il raid, li ha definiti “eroi” della solidarietà, aggiungendo che “i sorrisi” ritratti nelle foto rimarranno a ricordo del loro altruismo”.
Londra convoca l’ambasciatore Israele
Il premier e il ministro degli Esteri conservatori, Rishi Sunak e David Cameron, hanno definito l’accaduto oltraggioso e inaccettabile non senza aver convocato per protesta l’ambasciatore d’Israele a Londra. La ricostruzione dell’attacco ripresa dai media del Regno mette in discussione la tesi israeliana di “un tragico errore”. Si tratterebbe di un attacco “deliberato”. Con tre missili sparati a brevi intervalli contro tutti e tre i veicoli che componevano il convoglio umanitario, a mano a mano che gli scampati cercavano rifugio nelle vetture superstiti per cercare di allontanarsi.
Berlino: crisi umanitaria catastrofica
Berlino punta i riflettori sulla catastrofica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza avvertendo che anche Israele, come tutti gli attori nella regione, deve assolutamente evitare un’escalation. “La situazione umanitaria è tremenda, e c’è il rischio che peggiori”, ha detto un portavoce della ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, aggiungendo che “è chiaro che errori fatali come quello che ha portato alla morte dei 7 operatori umanitari non debbano più ripetersi”.
Teheran minaccia Israele di nuovi attacchi
Intanto Teheran minaccia Israele di nuovi attacchi, “Presto assisteremo ad altri attacchi mortali contro Israele, e il Fronte della Resistenza farà il suo dovere”. Così un portavoce della Guardia rivoluzionaria iraniana dopo l’attacco di lunedì a Damasco attribuito a Israele, in cui sono rimasti uccisi un alto comandante iraniano e diversi altri ufficiali.