Mattarella: i cittadini chiedono una giustizia efficace. Il Csm assicuri la massima credibilità delle toghe

16 Apr 2024 14:23 - di Redazione
Csm Mattarella

Lo dice forte e chiaro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di intitolazione della sede del Consiglio superiore della magistratura a Vittorio Bachelet, giurista assassinato dalle Brigate rosse nel 1980: «La Costituzione e il senso di comunità per la coesione sociale hanno sempre sconfitto i tentativi di lacerazione della società e di disarticolazione delle sue istituzioni. Anche con riferimento a questi valori – richiamati dalla figura di Vittorio Bachelet – il Csm è chiamato all’impegno di contribuire ad assicurare la massima credibilità alla magistratura, con decisioni sempre assunte con senso delle istituzioni. I nostri concittadini chiedono una giustizia trasparente ed efficiente».

Csm, Mattarella: «Assicuri credibilità alla magistratura con decisioni prese con senso delle istituzioni»

Di più. «Al Csm – ha ricordato il Capo dello Stato – la Costituzione affida il compito di dare concretezza all’indipendenza della giurisdizione, come valore irrinunciabile della nostra democrazia. Proprio per questo, il ruolo che si assume quali componenti del Consiglio rappresenta una funzione di garanzia e, in ogni momento, di grande responsabilità per l’equilibrio fra i poteri costituzionali. I componenti del Csm si distinguono soltanto per la loro “provenienza”. Hanno le medesime responsabilità nella gestione della complessa attività consiliare e sono chiamati a svolgere il loro mandato senza doversi preoccupare di ricercare consenso per sé o per altri soggetti».

Csm: «Le componenti non ricerchino consensi per sé o altri»

E ancora. «Laici e togati interpretano – con doverosa piena indipendenza da ogni vincolo – un ruolo fondamentale nel funzionamento del nostro sistema, sempre seguendo, quindi, il dettato costituzionale. In questa prospettiva – ha concluso Mattarella – sorregge il riferimento alla forza d’animo e al coraggio che contraddistinsero l’azione di Vittorio Bachelet, al fine di superare divisioni e contrapposizioni pregiudiziali, facendo prevalere sempre la ricerca dell’interesse generale».

Csm, Mattarella: «La composizione delle diversità non deve essere logica di scambio»

«I valori della collaborazione e della lealtà istituzionale erano evidenti nel suo stile di ascolto e nella sua visione autenticamente aperta al confronto, al punto di vista altrui. Di questo costituisce, in qualche modo, testimonianza anche la votazione che lo portò alla vicepresidenza del Csm. Bachelet prevalse per un solo voto su Giovanni Conso ma l’amicizia e la stima tra queste due personalità era alta e tale rimase», ha affermato il Presidente della Repubblica, sottolineando peraltro come «in quel momento della storia repubblicana – ha ricordato il Capo dello Stato – fu un segno di unità perché, senza rinunciare alle proprie convinzioni, il loro inalterato rapporto assunse un valore cruciale per la salvaguardia di questa istituzione, per il suo funzionamento, la sua credibilità. Con questo spirito, Vittorio Bachelet ha guidato l’organo di governo autonomo della magistratura, coniugando fermezza di principi e disponibilità al dialogo nella ricerca di convergenza tra prospettive diverse».

Il richiamo a recuperare il senso più alto della politica al servizio delle Istituzioni

Infine, sulla composizione delle diversità, «è ben chiaro a tutti – ha precisato Mattarella – che non si realizza ricorrendo a logiche di scambio, che assicurano l’interesse di singoli o di gruppi. Un metodo del genere rappresenterebbe la negazione del pluralismo democratico, che ispira le nostre istituzioni repubblicane e che Vittorio Bachelet ha sempre promosso. Nella sua azione era guidato dalla convinzione che, nonostante tutte le difficoltà, fosse possibile ricomporre le divisioni, mettendo da parte gli interessi particolari e recuperando così il senso più alto della politica al servizio delle Istituzioni. L’intitolazione della sede del Csm a Vittorio Bachelet – ha quindi concluso Mattarella – assume, per questo, un grande significato: richiamare il valore del suo impegno e seguirne l’insegnamento».

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