L’ex sindaco di Avellino (arrestato oggi) al Capodanno con Venditti prometteva: nel 2024 spicchiamo il volo (video)

18 Apr 2024 18:39 - di Penelope Corrado
sindaco Avellino

“Nel 2024 spicchiamo il volo”, prometteva il sindaco di Avellino Gianluca Festa salutando il Capodanno in piazza per il concerto evento con Antonello Venditti, nel video che postiamo qui di seguito. Qualche utente perfido, stamattina, dopo l’arresto ha ironizzato sui social, nel 2024 ad Avellino sono “spiccati” solo i mandati di cattura.

Al di là dei crudeli lazzi social, la misura degli arresti domiciliari è stata adottata nei confronti di Festa con l’accusa di associazione a delinquere, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreti, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità.

Le accuse contro il sindaco di Avellino: ha sottratto il pc agli inquirenti

Festa avrebbe portato via il computer dal suo ufficio al comune e avrebbe fatto eseguire anche una bonifica dei locali: è questa una delle accuse mosse dalla Procura di Avellino nei confronti dell’ex primo cittadino irpino, finito ai domiciliari questa mattina. Per quanto riguarda le accuse di peculato e depistaggio, riconosciuti dal Giudice nel provvedimento impositivo della misura cautelare, è emerso della singolare vicenda della materiale sottrazione da parte dell’allora sindaco di Avellino del computer a lui destinato (e in uso) presso il suo Ufficio in comune.

“Tali condotte, chiaramente finalizzate ad ottenere un’utilità personale e a sviare le indagini, seguono di poche ore una vera e propria ”bonifica” posta in essere presso i medesimi Uffici tramite personale specializzato, alla ricerca di microspie” scrive il procuratore Domenico Airoma. Secondo l’accusa, Festa avrebbe eseguito una “gestione privatistica della cosa pubblica all’interno del Comune di Avellino” caratterizzata dalla presenza di ”agenti” infedeli, tra cui gli indagati, che – da quanto emerge dalle indagini di carabinieri e guardia di finanza – avrebbero “messo a disposizione le funzioni ricoperte a vantaggio di pochi”.

Cose da Pd: Gianluca Festa, chi era costui?

Si tratta di vicende spesso connesse tra loro, con interessenze a più livelli, che vedono coinvolti tanto pubblici amministratori e funzionari, quanto imprenditori e professionisti, all’interno di un contesto associativo ancora in corso di investigazione, sostiene il procuratore Airoma. Sono due le contestazioni di rivelazione del segreto d’Ufficio, aggravate dal carattere della patrimonialità, relative a concorsi per le assunzioni al Comune di Avellino. Nel mirino degli inquirenti sono finiti il ”Concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 10 Istruttori di vigilanza..” e il ”Concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 3 funzionari tecnici cat. D1″.

Secondo la Procura di Avellino, gli indagati avrebbero curato in maniera certosina la divulgazione delle domande d’esame ai candidati da loro selezionati, ab origine, come vincitori della selezione. Proprio in relazione al concorso per l’assunzione dei funzionari tecnici emerge la figura dell’indagato Fabio Guerriero, finito ai domiciliari, che in ragione dei rapporti privilegiati con il sindaco Gianluca Festa e con la dirigente Filomena Smiraglia, pure lei destinataria di misura cautelare, riusciva a promuovere la rivelazione a vantaggio di una collaboratrice del suo studio professionale

Biologo, un passato da giocatore di pallacanestro: Gianluca Festa, 50 anni, il sindaco di Avellino arrestato all’alba dopo le dimissioni che aveva protocollato lo scorso 26 marzo, aveva esordito in politica nel 2009 con una lista civica alle amministrative del comune capoluogo che al secondo turno avrebbe sostenuto, insieme al centrosinistra, Giuseppe Galasso, candidato dalla Margherita, poi eletto.

Con Galasso arriva il primo incarico amministrativo di rilievo: Festa viene nominato vice sindaco con deleghe all’Ambiente e alla Protezione Civile. Nel 2018 le liste civiche da lui ispirate conquistano l’11 per cento dei voti alle amministrative di Avellino, che non servono però per eleggere Nello Pizza, attuale segretario provinciale del Pd, candidato di una vasta coalizione di centrosinistra sconfitto dal pentastellato Vincenzo Ciampi, il quale resterà in carica soltanto cinque mesi prima dell’anticipato scioglimento del consiglio comunale.

L’ex sindaco di Avellino per vent’anni col Pd, che ora lo disconosce

Nel frattempo Festa è anche consigliere provinciale eletto nella lista del Pd, partito al quale aderisce. Nel 2019 è candidato sindaco di Avellino sostenuto da quattro liste civiche e, a giugno, vince. La sua elezione coincide con la progressiva rottura con il Partito Democratico che nel 2022 lo espelle insieme a 17 consiglieri comunali che, con lui, erano approdati nel Pd. Su un altro versante Festa è vicino ai Verdi dell’allora segretario nazionale Alfonso Pecoraro Scanio per aderire, nelle elezioni regionali del 2020, alla Federazione dei Verdi.

In una nota Antonio Misiani, commissario regionale del Pd Campania, disconosce Gianluca Festa: “Sulla vicenda che riguarda il sindaco dimissionario di Avellino, Gianluca Festa, voglio ricordare che è stato eletto alla guida della città nel 2019 in contrapposizione al candidato sostenuto dal Pd, Luca Cipriano, e in questi anni il Pd è stato all’opposizione della sua amministrazione. Festa è stato successivamente espulso dal Partito Democratico a febbraio 2022. Senza voler entrare nel merito delle questioni giudiziarie che lo riguardano, chi, ancora oggi, lo accosti al Partito democratico, fa un’operazione evidentemente strumentale e politicamente interessata”. Misiani omette tuttavia di riconoscere che la carriera politica di Festa è andata avanti per i vent’anni precedenti all’ombra della quercia dem.

 

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